Diplomati magistrale: il Miur deve emanare
Dopo i vari pronunciamenti favorevoli ai
diplomati, di Ciro Troccoli, The Blasting News 27.4.2014 A seguito dell'atto ufficiale del 31 gennaio 2014, attraverso il quale la Commissione Europea riconosceva il valore abilitante del diploma magistrale (conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002) e dopo il parere del Consiglio di Stato per il quale il titolo è "abilitante ex lege" fugando così ogni dubbio a riguardo, il MIUR si è dovuto adeguare riconoscendo la validità di tali pronunciamenti. In pratica il Ministero della Pubblica Istruzione ha dovuto modificare le norme vigenti in materia di immissione in ruolo del personale in possesso del Diploma Magistrale, consentendo a coloro che posseggono il solo diploma magistrale, l'inserimento in seconda fascia di istituto in scuola primaria e scuola dell'infanzia, poiché pienamente abilitati all'insegnamento in tali ordini di scuola. La direttiva ministeriale è attesa a giorni, con grande soddisfazione da parte del personale docente interessato. Si conclude, così, un'annosa disputa che da anni vedeva il diploma di maturità magistrale al centro di un animato dibattito circa la validità del titolo stesso: abilitazione sì, abilitazione no, questo il dilemma. L'applicazione della norma secondo i primi calcoli del Miur, interessa circa 55mila diplomati e, soprattutto, ha incisive ricadute perché annulla i nuovi percorsi abilitanti (la laurea in Scienze della formazione primaria e i "Pas", riservati ai docenti a tempo determinato forniti del solo diploma magistrale con almeno tre anni di servizio) e, quindi, con il conseguente aggiornamento delle graduatorie triennali. Aggiornamento che deve essere effettuato prima dell'estate.
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