Quota 96: ora tutti in piazza! Silvana La Porta, La Tecnica della Scuola 5.8.2014
E dopo tanto
sdegno, adesso i Quota 96 scelgono la via più immediata della
protesta, oltre che quella più tradizionale: scendere in piazza. E'
in programma, come si legge sulla pagina Fb degli interessati, una
grande manifestazione a Roma con 10mila partecipanti. Nell'amarezza esiste un solo imperativo, restare uniti: “Dopo una sconfitta, è facile disperdersi e gettare al vento i duri sforzi di alcuni mesi: restiamo uniti, partecipiamo, progettiamo e operiamo!” L'adesione sarà globale e la partecipazione massiccia: “Andando sul concreto, per prima cosa si sta organizzando, insieme ai Cobas, unico sindacato che ha partecipato attivamente, una grande manifestazione a Roma: qui dovremmo esserci tutti, ma proprio tutti. Cercheremo di coinvolgere altre componenti come la nutrita schiera dei precari, ormai al nostro fianco. Ci sono certamente tante altre iniziative da prendere e quindi ognuno di noi è autorizzato a proporre”. I Quota 96 aspirano a diventare il paradigma nazionale della riscossa contro le ingiustizie: “Coraggio e solidarietà: diamo un esempio a questa nazione ormai a pezzi, riprendiamoci la formazione delle nuove generazioni, indicando la strada dell’onestà, del sacrificio, come siamo abituati in 40 anni e più di dedizione al bene comune. A dispetto dei politici e dei ragionieri di turno, siamo un vero esempio concreto e contemporaneo!” E Kiara Farigu, uno dei leader del movimento, in un'intervista al quotidiano Huffington Post dichiara: “In piazza saremo 10mila quattromila tra docenti e personale amministrativo in attesa della pensione e sei mila saranno i precari che aspettano un posto di lavoro. Andremo in piazza tutti insieme. La nostra è una protesta trasversale e generazionale. Ci stiamo organizzando con gli altri comitati e attraverso Facebook per denunciare questa vergogna. I giovani sono con noi perché sono direttamente interessati. Qui si parla di staffetta generazionale". E conclude: "È vergognoso che dopo due anni di lotta dobbiamo sacrificarci così per dei giochetti che stanno facendo loro. Sono ripicche politiche e poi ci sono questi diktat della Ragioneria di Stato che non hanno motivo di esistere dal momento che l'emendamento era stato concordato anche con loro. Com'è possibile che adesso i soldi per le coperture non ci sono più?". Già, viene proprio da chiederselo. I soldi per la copertura ci sono o non ci sono? E se non ci sono, come potranno esserci in un immediato futuro? A meno che al Governo non siano bravi con i miracoli. |