Il piano Giannini per la scuola: di Claudio Tucci, Il Sole 24 Ore 27.8.2014 ROMA - Un piano per 100mila assunzioni nel triennio 2015-2018. Che serviranno per coprire "spezzoni" di cattedre, organici funzionali, turn-over, supplenze annuali e sostegno. Il 50% dei posti sarà assegnato "pescando" dalle graduatorie a esaurimento, dove stazionano - in attesa del ruolo - circa 154mila precari "storici". Il restante 50%, cioè gli altri 50mila posti, arriveranno con un nuovo concorso che, presumibilmente, verrà bandito nel 2015. Continuano a riempirsi di proposte, giorno dopo giorno, le linee guida sulla scuola che il premier Matteo Renzi e il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, presenteranno venerdì a palazzo Chigi. Un "pacchetto" articolato in tre punti, che oltre ai capitoli sulle competenze e l'autonomia degli istituti (si vedano le anticipazioni sul Sole di ieri), abbozza anche alcuni interventi sul fronte del personale. In particolare, sui docenti. Ci sarebbe così spazio pure per un nuovo "concorsone" (per 50mila nuove assunzioni nel triennio 2015-2018, appunto). Secondo i piani del Miur potrebbe essere bandito già l'anno prossimo, le prove potrebbero svolgersi nell'autunno, e i vincitori entrare in servizio a partire dall'anno scolastico 2016-2017. Qui ci sarebbe poi un'altra novità. Chi supererà l'esame verrebbe assunto in prova per un anno, superato il quale si firmerebbe il contratto definitivo. Tutta l'operazione (se sarà avallata da Renzi e Mef) dovrebbe, per ora, avvenire però a classi di concorso invariate. Inoltre, andrebbero chiariti i compiti dell'organico funzionale da assegnare alle reti di scuole per tararlo in funzione dell'effettiva necessità, cioè guardando alle reali esigenze degli studenti (e non solo pensato per stabilizzare precari). Nel "pacchetto" Miur si ipotizza pure un nuovo stato giuridico dei docenti, con incentivi economici basati su flessibilità, formazione e valutazione (tutti aspetti da collegare al rinnovo del contratto collettivo nazionale). Le direttrici dovranno essere formazione obbligatoria dei professori in servizio e premi legati al merito. Non è ancora chiaro che fine faranno gli scatti d'anzianità in base ai quali, oggi, gli insegnanti ricevono incrementi di salario in forma generalizzata solo in funzione del tempo trascorso in servizio (senza quindi nessuna valutazione e forme di premialità). Un unicum in tutto il pubblico impiego.
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