Dl PA, il Senato approva:
il testo modificato torna alla Camera
Alessandro Giuliani, La
Tecnica della Scuola 5.8.2014
Nel decreto
legge figurano i quattro emendamenti presentati dal Governo in
materia di pensione, tra cui la cancellazione della soluzione per i
4mila ‘Quota 96’ e l'abolizione dei pensionamenti d'ufficio già a 68
anni, quindi con due anni di anticipo, per professori universitari e
primari. Per convertirlo in legge c’è tempo fino al 23 agosto.
Il 5 agosto il decreto legge di riforma della Pubblica
Amministrazione ha incassato la fiducia di Palazzo Madama: i sì sono
160, contro 106 no. I presenti sono stati 268, mentre i votanti sono
risultati pari a 266. Ora il dl torna alla Camera, che sarà chiamata
ad esprimersi sul maxi emendamento, ovvero il testo della Camera
così come modificato dalla commissione Affari Costituzionali del
Senato, con quattro emendamenti presentati dal Governo in materia di
pensione, tra cui la cancellazione della soluzione per i cosiddetti
‘Quota 96’, i 4mila pensionamenti nella scuola, e l'abolizione dei
pensionamenti d'ufficio già a 68 anni, quindi con due anni di
anticipo, per professori universitari e primari.
Il testo, che
dovrà obbligatoriamente essere convertito entro il prossimo 23
agosto, recepisce anche il parere della commissione Bilancio di
palazzo Madama, che fa salve le aspettative in corso per i
magistrati con incarichi nella Pubblica amministrazione.