Calcolo pensione 2014 statali e privati:
Calcolo pensione 2014 statali e privati:
valutiamo i requisiti INPS, di Massimo Calamuneri, The Blasting News 1.8.2014
In un contesto previdenziale al momento in grande
fermento abbiamo deciso di proporvi una panoramica
relativa al calcolo della pensione 2014 per statali,
autonomi e dipendenti privati; oltre ai requisiti
INPS attualmente previsti per l’accesso alle
pensioni di vecchiaia e anticipata per uomini e
donne e all’opzione contributivo, analizzeremo le
novità che potrebbero presto arrivare dal mondo
della politica. Soffermandosi per un attimo su
queste ultime, il quadro appare molto variegato: da
una parte l’ormai prossima ratifica della riforma
della PA (manca solo l’ok del Senato) porterà
all’ufficializzazione della possibilità di accesso
al pensionamento a quota 62 anni senza
penalizzazioni purchè si siano già maturati i
requisiti per l’accesso alla
pensione anticipata, dall’altra la riforma
strutturale del comparto previdenza che stando alle
parole del ministro del lavoro Poletti arriverà con
la Legge di Stabilità. Entriamo adesso nel dettaglio
cercando di capire come calcolare la pensioni 2014
per statali e privati e quali siano i requisiti INPS
per l’accesso a pensioni di vecchiaia e anticipata
per uomini e donne. Come già accennato, dedicheremo
un piccolo focus anche all’opzione contributivo.
Per affrontare il capitolo connesso al calcolo della
pensione 2014 per statali e privati esaminiamo sin da subito i
requisiti INPS previsti per l’accesso alle pensioni di vecchiaia per
uomini e donne: partendo da queste ultime, sono richiesti 66 anni e
3 mesi per le dipendenti statali, 64 anni e 9 mesi per le
lavoratrici autonome e 63 anni e 9 mesi per le lavoratrici del
settore privato. Leggermente diversi i requisiti INPS previsti per
gli uomini, a cui servono 66 anni e 3 mesi di età a prescindere dal
settore lavorativo di impiego. Il calcolo della pensione 2014 per
statali e privati deve però tenere in conto anche i dettami INPS
riferiti all’accesso alla pensione anticipata: 41 anni e 6 mesi per
le donne, 42 anni e 6 mesi per i colleghi uomini. L’opzione
contributivo è invece appannaggio delle sole donne: l’istituto
consente alle lavoratrici di abbandonare l’impiego raggiunti i 57 o
58 anni d’età più 35 di contributi, il tutto a fronte di assegni
decurtati di circa il 20% rispetto a quelli tradizionalmente
computati col retributivo. L’opzione contributivo consiste però in
un regime sperimentale che scadrà nel 2015: il governo ha già
promesso una proroga, ma sin qui non si è assistito neanche
all’ombra di un provvedimento. Per effettuare invece il calcolo
della pensione 2014 per statali e privati esistono numerosi
strumenti online: si tratta di supporti affidabili ma non
infallibili, consigliamo dunque sempre un colloquio con addetti INPS
specializzati o con intermediari abilitati. I software più noti sono
quello de Il Sole 24 Ore (che consente anche di calcolare la
pensione integrativa), del portale Irpef.info e del sito MioJob,
parte integrante del network di Repubblica.
Parlando di calcolo della
pensione 2014 per statali e privati non possiamo non
sottolineare che il regime normativo appena esposto potrebbe mutare.
In primo luogo, come già accennato, sarà quasi certamente possibile
accedere al pensionamento raggiunti i 62 anni d’età senza
penalizzazioni a patto che si siano già maturati i requisiti di
accesso alla pensione anticipata. In secondo luogo sarà introdotto
il pensionamento d’ufficio per i dipendenti statali, che potranno
essere ‘pensionati’ dall’Amministrazione una volta raggiunti i
requisiti di servizio ma comunque mai prima dei 62 anni (limite che
sale a 65 per i medici ospedalieri e a 68 per medici primari e
professori universitari). Dopo la riforma della PA toccherà al
ministro Poletti imbastire una manovra strutturale: tante le ipotesi
sul tavolo tra cui anche l’estensione dell’opzione contributivo agli
uomini, ma è davvero troppo presto per fare delle previsioni. |