Riforma pensioni 2014, Quota 96, esodati e precoci:
Riforma pensioni 2014, Quota 96, esodati e
precoci: di Massimo Calamuneri, The Blasting News 1.8.2014
Non accenna ad esaurirsi il dibattito in tema di
riforma pensioni 2014; a tenere banco in questo
momento è l’intervento di Cottarelli, il Commissario
per la Spending Review, letteralmente infuriato per
come il Parlamento ha garantito le coperture
economiche relative alla vertenze dei Quota 96. Sul
caso è intervenuto anche il premier Renzi, che con
una semplice frase ha spento sul nascere ogni vis
polemica: ‘Cottarelli può andare via, la Spending
Review si fa anche senza di lui’. Anche il deputato
Manuela Ghizzoni e il presidente della Commissione
Lavoro Damiano sono intervenuti nel dibattito
scatenatosi attorno alla riforma delle pensioni 2014
ribadendo il proprio sostegno alla causa dei
Quota 96 e sottolineando come sia la politica a
dover decidere in merito alle ‘priorità di spesa’.
Tutto fermo invece sul fronte esodati: la sesta
salvaguardia è stata ratificata alla Camera ma deve
ancora ottenere il placet del Senato, un si che sta
ritardando per via dell’ingorgo di provvedimenti da
dover discutere creatosi a cavallo della pausa
estiva. Si è invece riaperto il dibattito sui
lavoratori precoci, con la CGIL ad aver chiesto
l’istituzione di Quota 96 anche per questa
categoria.
Come accennato in apertura, si avvia alla conclusione il caso dei
Quota 96: niente riforma delle pensioni 2014 per gli esodati della
Scuola dunque, ma via libera al pensionamento grazie all’emendamento
al decreto PA approvato alla Camera. Adesso l’ultimo scoglio è
quello del Senato, dove il provvedimento arriverà nel giro di una
settimana; in successione scatterà il countdown per le domande di
pensionamento. Nonostante tutto, tiene ancora banco la polemica
innescata da Cottarelli - ‘La revisione della spesa non deve essere
usata come strumento per il finanziamento di nuove spese’ -, al
quale continua tuttavia a sfuggire un importante passaggio: le
risorse per risolvere il caso Quota 96 verranno si dai tagli alla
spesa ma la cosa servirà solo a sanare un errore commesso da un
funzionario dello Stato e non a garantire questo o quel privilegio,
per non parlare poi di come debba essere la politica e non i tecnici
a decidere sulle priorità di spesa (questo concetto è stato espresso
anche da Damiano e dal numero uno della Commissione Bilancio
Francesco Boccia). A testimonianza della chiarezza della situazione
il laconico commento di Renzi: ‘Cottarelli non è contento? Può
andare via, la Spending Review si fa anche senza di lui’. Per una
volta ci sentiamo di sottoscrivere in pieno il pensiero del premier. L’ultimo focus sul quale ci concentriamo per chiudere il discorso attinente a previdenza e riforma pensioni 2014 è quello dei lavoratori precoci: la chiusura del caso Quota 96 ha ridato nuova linfa ad altre vertenze pensionistiche come quella relativa agli stessi precoci, individui che hanno avviato il percorso lavorativo molto presto e che hanno visto mettere a repentaglio il pensionamento per via dell’innalzamento dell’età pensionabile. La CGIL in settimana è tornata ad esprimersi ribadendo la necessità di ‘equiparare i Quota 96 a precoci e usuranti’; il problema sta nelle coperture economiche che sarebbe necessario rinvenire per effettuare la manovra, ma la proposta c’è e questo (dopo mesi di silenzi) è già un dato positivo. Continuate a seguirci, vi terremo aggiornati.
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