Scatti stipendiali. Orizzonte scuola 11.8.2014 redazione - La Gilda degli Insegnanti è tra le organizzazioni sindacali rappresentative l’unica a non aver siglato, lo scorso 7 agosto, l’accordo col Miur sulla distribuzione del MOF 2014/2015 alle scuole.
Si tratta di un fondo
importante, vitale per il buon funzionamento delle scuole, poiché
tra le sue voci comprende “Funzioni strumentali, Aree a rischio, Ore
sostituzione”. Ma a suscitare lo scetticismo e le preoccupazioni del
coordinatore della Gilda Rino Di Meglio non c’è soltanto questo:
ancora tanta incertezza sugli scatti 2013 e, in generale, sulla
fantomatica nuova scuola che la squadra Renzi-Giannini si appresta a
progettare.
“Sì certo,
soddisfazione per il 2011 e il 2012, dal momento che sono stati
siglati in via definitiva i due contratti che porteranno nei
prossimi mesi incrementi retributivi per i docenti e il personale
Ata. Ma purtroppo gli scatti relativi al 2013 restano in sospeso,
visto che non è stato possibile farli oggetto di contrattazione. O
ci sarà un intervento del Governo, o si rischia di ridurre tutto a
una lotteria: qualcuno potrebbe averli e qualcuno no senza che alla
base ci sia un criterio univoco. Le prospettive non sono buone in
generale, per gli scatti come per tutte le principali urgenze che
riguardano il mondo della scuola. E mi riferisco per prima cosa al
contratto”.
“E’ vero, abbiamo
deciso di non firmare questo documento perché aumentare il FIS in
maniera indistinta equivale a destinare le risorse economiche ad
attività che per la maggior parte non riguardano la didattica, ma
gli aspetti organizzativi della scuola. La Gilda degli Insegnanti da
tempo sostiene che queste attività vanno retribuite con risorse che
il MIUR e il Governo devono trovare nel bilancio del ministero e non
utilizzando i soldi dei docenti! Se i soldi del Mof devono essere di
supporto alla dirigenza, allora cambiamogli il nome, no? E’ un
controsenso continuare a parlare di ‘miglioramento dell’offerta
formativa’. Proponiamo, poi, un’altra soluzione a monte: che ci sia
una netta distinzione fin dall’origine tra docenti e Ata, cosicché
questa assurda guerra tra poveri possa finire”.
“Credo che per
quest’anno tutto resterà così com’è. Come saprà, noi sindacati non
siamo molto informati di quello che succede all’interno di questi
cantieri, siamo stati convocati al Ministero una sola volta finora,
ma ci siamo fatti l’idea che a sostenere questo lavoro non ci sia un
disegno unitario e di lungo respiro. L’ultima sberla il Ministro ce
l’ha data nel giorno in cui ha reso noti i dati per le immissioni in
ruolo, visto che siamo stati informati la mattina stessa”.
“Dare soldi ai privati
per fare in modo che il servizio costi di meno? Non mi pare che ci
sia questo pericolo al momento. Per noi difendere la scuola statale
è per prima cosa una scelta etica: significa sostenere il libero
confronto tra visioni del mondo diverse. Esiste la libertà di
istituire delle scuole private in Italia, ma non dimentichiamo che i
contratti per i docenti sono addirittura meno vantaggiosi di quelli
dello Stato. Le ricordo con orgoglio che la mia organizzazione è
stata, tra i sindacati rappresentativi, l’unica a non aver
sottoscritto i contratti della scuola non statale: evidentemente
riteniamo lesive della dignità professionale dei docenti
retribuzioni persino al di sotto di 1000 euro al mese”. Scatti stipendiali, accordo firmato. Quanto prenderanno docenti ed ATA |