Pensione anticipata 2014 donne e uomini,
Ultime notizie sulla pensione anticipata 2014
dal Governo Renzi, di Matteo Carriero, The Blasting News 18.8.2014
Analizziamo le ultime notizie sulla pensione
anticipata 2014 per donne e uomini dal Governo Renzi:
tiene banco la discussione sui possibili tagli alle
pensioni d'oro e il maggior ricorso al sistema
contributivo (penalizzante per i lavoratori rispetto
al più ricco retributivo). I tagli pronosticati
dovrebbero servire per finanziare il pensionamento
anticipato nel 2014 - 2015 di categorie
particolarmente esposte come gli esodati e i
disoccupati oltre i 55 o 60 anni di età, quindi una
platea relativamente ristretta di cittadini che
versano in situazioni critiche. Per quanto concerne
la possibilità di pensioni anticipate per statali,
privati e autonomi basate su nuovi criteri di
flessibilità, anche Baretta di recente è tornato a
parlarne in termini fortemente positivi, ma ciò non
significa che verrà davvero attuata. Si torna a parlare di tagli alle pensioni d'oro e d'argento per finanziare la pensione anticipata 2014 per donne e uomini che rientrano nella categoria degli esodati o che hanno perso il lavoro in età avanzata. I tagli in questione riguarderebbero le pensioni d'oro ma non solo: come suggerito di recente da Poletti, dato che in realtà sono relativamente poche le persone che in Italia percepiscono assegni previdenziali altissimi, si potrebbero toccare anche quelle d'argento. Le risorse reperite in questo modo potrebbero infatti essere cospicue: "Dipende da dove si fissa l'asticella".
Il reperimento di
risorse per permettere la pensione anticipata nel 2014 per donne e
uomini che versano in situazioni particolarmente difficili potrebbe
passare anche per il calcolo con il contributivo. "Le risorse
eventualmente recuperate con un contributo di solidarietà o con il
ricalcolo contributivo" spiega Poletti, "dovrebbero restare nel
sistema previdenziale in una logica di solidarietà per chi soffre di
più". Dato che le parole spese in merito a un possibile ricalcolo
delle pensione con il contributivo sono pochissime, al momento è
difficile ipotizzare se e come tali cambiamenti potrebbero prendere
forma. Ricordiamo che le ultime notizie si riferiscono a ipotesi di pensione anticipata nel 2014 - 2015 solo per categorie ristrette di lavoratori: esodati e disoccupati over 55 (o più probabilmente over 60). Si tratta del cosiddetto "ponte" o "scivolo" del ministro Poletti. Ma per quanto concerne la possibilità generale di andare in pensione anticipatamente per statali, lavoratori privati e autonomi? La flessibilità in uscita ipotizzata da Damiano e di recente chiamata in causa da Baretta resta una misura allo studio, ma di difficile attuazione per via dei costi elevati. Si parlava in precedenza di flessibilità per l'uscita con diversi anni di anticipo, ed è interessante notare come Poletti in una recente intervista abbia parlato di possibilità, con piccole penalizzazioni, per chi "volesse uscire uno o due anni prima". Si sta ridimensionando l'idea di Damiano per renderla più facile da digerire per le casse dello stato? Vedremo come si evolverà la situazione nelle prossime settimane: se qualche novità al riguardo giungerà davvero, è probabile che lo faccia con la prossima Legge di Stabilità. Ma le speranze al momento non sono molte. Segnaliamo infine che Poletti considera ancora "allo studio" la possibilità di un assegno pensionistico anticipato per permettere la pensione anticipata per donne e uomini.
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