Quota 96. Unica soluzione, Orizzonte scuola 21.8.2014 redazione - Si avvicina il termine per conoscere quale sarà la soluzione prospettata da Renzi e la sua compagine al fine di pensionare i Quota 96 della scuola. Ma bisogna superare lo scoglio della Ragioneria dello Stato. La Questione dei Quota 96 è stata costellata in questi anni da uno scontro tra docenti e Ragioneria dello Stato relativamente ai numeri e di conseguenza alla copertura finanziaria necessaria. Uno scontro che ha visto i primi soccombere sotto le argomentazioni "ragionieristiche" di chi deve tenere i conti dello Stato in Ordine. Il punto di riferimento della RGS è il dato fornito dall'Inps che già lo scorso anno contava 9mila potenziali pensionandi legati alla faccenda dei Quota 96 del 2012. A differenza dei dati del Ministero che ne contava 3.500, arrotondati a 4mila dopo un sondaggio avviato nelle scuole. Ma per la Ragioneria i numeri restano sempre quelli dell'Inps. Il rischio di volta in volta sottolineato dalla RGS riguarda i contenziosi, coloro che non sono conteggiati nei 4mila ma potrebbero avanzare pretese e avviare procedimenti legali, con conseguente condanna dello Stato. Ciò comporterebbe una spesa exstra, fuori dalla copertura dei 4mila docenti che fin'ora sono stati previsti negli emendamenti e nelle proposte di legge per pensionare i Quota 96. E' forse in questa chiave che bisogna leggere le affermazioni del Primo Ministro Renzi quando ha detto di voler trovare una soluzione che vada oltre i 4mila lavoratori Quota 96 strettamente interessati al pensionamento? Di una cosa siamo certi, che la Ragioneria dello Stato continuerà a bocciare qualsiasi proposta che abbia come tetto massimo 4mila docenti, perché non è un tetto che può essere definito da una legge, a meno di non chiudere per qualche anno i tribunali. Quindi diventa necessaria una copertura finanziaria che vada oltre i 4mila, considerando almeno quanto conteggiato dall'Inps che sarà sempre il punto di riferimento per la RGS. |