Il sistema di assunzioni dei docenti Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 18.8.2014
A sostenerlo è
l'ex senatore leghista Mario Pittoni, che nel riproporre la riforma
di reclutamento regionale risponde alla segretaria Pd del
Friuli-Venezia Giulia, Antonella Grim, che lo aveva accusato di
creare "pericolose spaccature sociali" tra i docenti, promuovendo
riforme che non rispettano Costituzione e norme Ue: l'unico punto su
cui sussisteva il dubbio di costituzionalità era la "residenza", che
abbiamo sostituito col "domicilio professionale", previsto dalle
norme europee già recepite dall'Italia. “Grim – risponde ora Pittoni - lasci decidere chi ne ha titolo se la nostra riforma è in linea con Costituzione italiana e normativa europea. A Roma si è fermata semplicemente perché nello stesso mese del 2010 in cui abbiamo consegnato la bozza definitiva al ministro Gelmini, Fini ha fatto l'operazione che ci ha tolto i numeri necessari alla Camera, bloccando di fatto tutte le riforme. E l'unico punto su cui sussisteva il dubbio di costituzionalità era la "residenza", che abbiamo prontamente sostituito con il "domicilio professionale", previsto dalle norme europee già recepite dall'Italia. Ricordo - dice ancora Pittoni - che anche il ‘riconoscimento del punteggio per garantire la continuità didattica dei docenti’, che la Grim ora promuove e per il quale mi sono battuto a Roma, è stato definito dalla allora responsabile scuola del Pd Puglisi, ‘anticostituzionale’”. Concludendo, secondo Pittoni, “quelli che la Grim chiama ‘infondati allarmismi’ sono il posto di lavoro di tanti insegnanti friulani, giuliani e in generale del centro-nord, che il prossimo anno scolastico non ci sarà più, in conseguenza dell'attuale perverso meccanismo che richiede un urgente e profondo aggiornamento”. |