Quota 96, in arrivo il "pacchetto scuola"
con i preprensionamenti
Bernardo Diaz,
Pensioni Oggi, 7.8.2014
Quota 96, piu' vicina la soluzione per i 4mila prof
Il
Governo non ha ostacolato la
soluzione della
vicenda dei lavoratori della
scuola che non avevano potuto utilizzare i
requisiti pensionistici ante riforma Fornero, perché
maturati al 31 agosto 2012 e non al dicembre 2011, in
contrasto con l’art. 1 del DPR 351/98 che valuta il
servizio in anni scolastici e non solari.
E' stato, infatti,
dichiarato ammissibile
l’emendamento al
DL 90/2014 che consente l’accesso a
pensione, con
decorrenza dal 1° settembre 2014, ai lavoratori del
comparto scuola che hanno maturato i requisiti di
accesso a pensione entro l’anno scolastico 2011/2012
secondo le regole previste prima dell’entrata in vigore
della riforma Monti-Fornero (i cd.
quota 96 della scuola). E' quanto ha dichiarato
l'Onorevole Ghizzoni via Twitter.
Il testo ora è atteso in Aula per la prima lettura
intorno al 28 luglio.
La misura (qui
il testo dell'emendamento), come già
anticipato da Pensioni Oggi nei giorni
scorsi, consente di mantenere le vecchie regole di
pensionamento in favore di 4mila docenti che hanno
maturato un diritto a pensione entro il 31 Agosto 2012,
secondo la disciplina pensionistica vigente sino al
31.12.2011. L'elenco numerico dovrà essere definito
dall'Inps applicando un criterio progressivo risultante
dalla somma dell'età anagrafica e dell'anzianità
contributiva vantata dai singoli richiedente alla data
del 31 dicembre 2012. Inoltre, per fare cassa, i
termini di pagamento della buonuscita dei 4mila prof
verrebbero corrisposti secondo l'attuale disciplina
Fornero e quindi a partire da 66 anni e tre mesi per la
vecchiaia, 41 anni e sei mesi, se donna e 42 anni e sei
mesi, se uomo, per la
pensione anticipata. Senza contare, inoltre, che ci
sarà una dilatazione ulteriore qualora l'importo
lordo complessivo superi i 50mila euro.
Leggi Tutto:
http://www.pensionioggi.it/notizie/scuola/quota-96-piu-vicina-la-soluzione-per-i-4mila-prof-779#ixzz37tNDU8vq
Quota 96, piu' vicina la soluzione per i 4mila prof
Il
Governo non ha ostacolato la
soluzione della
vicenda dei lavoratori della
scuola che non avevano potuto utilizzare i
requisiti pensionistici ante riforma Fornero, perché
maturati al 31 agosto 2012 e non al dicembre 2011, in
contrasto con l’art. 1 del DPR 351/98 che valuta il
servizio in anni scolastici e non solari.
E' stato, infatti,
dichiarato ammissibile
l’emendamento al
DL 90/2014 che consente l’accesso a
pensione, con
decorrenza dal 1° settembre 2014, ai lavoratori del
comparto scuola che hanno maturato i requisiti di
accesso a pensione entro l’anno scolastico 2011/2012
secondo le regole previste prima dell’entrata in vigore
della riforma Monti-Fornero (i cd.
quota 96 della scuola). E' quanto ha dichiarato
l'Onorevole Ghizzoni via Twitter.
Il testo ora è atteso in Aula per la prima lettura
intorno al 28 luglio.
La misura (qui
il testo dell'emendamento), come già
anticipato da Pensioni Oggi nei giorni
scorsi, consente di mantenere le vecchie regole di
pensionamento in favore di 4mila docenti che hanno
maturato un diritto a pensione entro il 31 Agosto 2012,
secondo la disciplina pensionistica vigente sino al
31.12.2011. L'elenco numerico dovrà essere definito
dall'Inps applicando un criterio progressivo risultante
dalla somma dell'età anagrafica e dell'anzianità
contributiva vantata dai singoli richiedente alla data
del 31 dicembre 2012. Inoltre, per fare cassa, i
termini di pagamento della buonuscita dei 4mila prof
verrebbero corrisposti secondo l'attuale disciplina
Fornero e quindi a partire da 66 anni e tre mesi per la
vecchiaia, 41 anni e sei mesi, se donna e 42 anni e sei
mesi, se uomo, per la
pensione anticipata. Senza contare, inoltre, che ci
sarà una dilatazione ulteriore qualora l'importo
lordo complessivo superi i 50mila euro.
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http://www.pensionioggi.it/notizie/scuola/quota-96-piu-vicina-la-soluzione-per-i-4mila-prof-779#ixzz37tNDU8vq
Il
Governo non ha ostacolato la soluzione della
vicenda dei lavoratori della scuola che non
avevano potuto utilizzare i requisiti pensionistici ante riforma
Fornero, perché maturati al 31 agosto 2012 e non al dicembre
2011, in contrasto con l’art. 1 del DPR 351/98 che valuta il
servizio in anni scolastici e non solari.
E' stato, infatti,
dichiarato ammissibile l’emendamento
al
DL 90/2014 che consente l’accesso a pensione, con
decorrenza dal 1° settembre 2014, ai lavoratori del comparto
scuola che hanno maturato i requisiti di accesso a pensione
entro l’anno scolastico 2011/2012 secondo le regole previste
prima dell’entrata in vigore della riforma Monti-Fornero (i cd.
quota 96 della scuola). E' quanto ha dichiarato l'Onorevole
Ghizzoni via Twitter.
Il testo ora è atteso in Aula per la prima lettura intorno al
28 luglio.
La misura (qui
il testo dell'emendamento), come già
anticipato da Pensioni Oggi nei giorni scorsi,
consente di mantenere le vecchie regole di pensionamento in
favore di 4mila docenti che hanno maturato un diritto a pensione
entro il 31 Agosto 2012, secondo la disciplina pensionistica
vigente sino al 31.12.2011. L'elenco numerico dovrà essere
definito dall'Inps applicando un criterio progressivo risultante
dalla somma dell'età anagrafica e dell'anzianità contributiva
vantata dai singoli richiedente alla data del 31 dicembre 2012.
Inoltre, per fare cassa, i
termini di pagamento della buonuscita dei 4mila prof
verrebbero corrisposti secondo l'attuale disciplina Fornero e
quindi a partire da 66 anni e tre mesi per la vecchiaia, 41 anni
e sei mesi, se donna e 42 anni e sei mesi, se uomo, per la
pensione anticipata. Senza contare, inoltre, che ci sarà una
dilatazione ulteriore qualora l'importo lordo
complessivo superi i 50mila euro.
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Saranno fatti salvi fino al 31 dicembre 2015 i trattenimenti in
servizio per i magistrati e saranno ricompresi anche quelli non
ancora concessi alla data di entrata in vigore del
Dl 90/2014.
Per gli altri dipendenti pubblici la
dead-line resta ottobre
2014. Mentre per la scuola si anticipa al 31 agosto per
consentire, già da settembre, l'immissione in servizio del nuovo
personale. Sono queste alcune delle novità che sono state
approvate dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera
in sede Referente Venerdì scorso e che saranno da questa
settimana in Aula per la discussione finale.
Dunque il provvedimento, sul fronte dei trattenimenti in
servizio, ha sostanzialmente
retto l'esame parlamentare.
Da un lato viene confermata la stretta sui trattenimenti in
servizio contenuta nell'articolo 1 del
Dl 90/2014 che vede il loro termine al 31 Ottobre 2014;
dall'altro c'è una piccola apertura in favore dei magistrati il
cui termine, pur restando fissato al 31 Dicembre 2015,
ricomprenderà non solo i trattenimenti già concessi ma anche
quelli non ancora in essere alla data di entrata in vigore del
Decreto legge 90/2014. L'abbassamento dell'età dovrebbe invece
scattare subito per i militari e per gli Avvocati dello Stato
dato che gli emendamenti vanno ad abrogare il comma 3
dell'articolo 1 che, per i militari, estendeva sino al 2015
l'operatività dei richiami in servizio.
Al fine di salvaguardare la continuità didattica e di garantire
l'immissione in servizio fin dal primo di settembre, il
provvedimento precisa inoltre che i trattenimenti in servizio
del personale della scuola verranno invece fatti salvi fino al
31 agosto 2014 o fino alla loro scadenza se prevista in data
anteriore.
Leggi Tutto:
http://www.pensionioggi.it/notizie/pubblico-impiego/riforma-pensioni-cosi-cambiano-i-trattenimenti-in-servizio-409#ixzz38hTLKaZX
Saranno fatti salvi fino al 31 dicembre 2015 i trattenimenti in
servizio per i magistrati e saranno ricompresi anche quelli non
ancora concessi alla data di entrata in vigore del
Dl 90/2014.
Per gli altri dipendenti pubblici la
dead-line resta ottobre
2014. Mentre per la scuola si anticipa al 31 agosto per
consentire, già da settembre, l'immissione in servizio del nuovo
personale. Sono queste alcune delle novità che sono state
approvate dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera
in sede Referente Venerdì scorso e che saranno da questa
settimana in Aula per la discussione finale.
Dunque il provvedimento, sul fronte dei trattenimenti in
servizio, ha sostanzialmente
retto l'esame parlamentare.
Da un lato viene confermata la stretta sui trattenimenti in
servizio contenuta nell'articolo 1 del
Dl 90/2014 che vede il loro termine al 31 Ottobre 2014;
dall'altro c'è una piccola apertura in favore dei magistrati il
cui termine, pur restando fissato al 31 Dicembre 2015,
ricomprenderà non solo i trattenimenti già concessi ma anche
quelli non ancora in essere alla data di entrata in vigore del
Decreto legge 90/2014. L'abbassamento dell'età dovrebbe invece
scattare subito per i militari e per gli Avvocati dello Stato
dato che gli emendamenti vanno ad abrogare il comma 3
dell'articolo 1 che, per i militari, estendeva sino al 2015
l'operatività dei richiami in servizio.
Al fine di salvaguardare la continuità didattica e di garantire
l'immissione in servizio fin dal primo di settembre, il
provvedimento precisa inoltre che i trattenimenti in servizio
del personale della scuola verranno invece fatti salvi fino al
31 agosto 2014 o fino alla loro scadenza se prevista in data
anteriore.
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http://www.pensionioggi.it/notizie/pubblico-impiego/riforma-pensioni-cosi-cambiano-i-trattenimenti-in-servizio-409#ixzz38hTLKaZX
Il Ministero dell'istruzione ha iniziato ieri a lavorare sul testo del maxi-pacchetto di misure sulla scuola che saranno discusse entro fine agosto in Cdm (la data che circola è quella del 29 Agosto ma potrebbe slittare ai primi di settembre).
Un pacchetto che dovrebbe vedere il potenziamento dei laboratori per una nuova didattica progettuale e ripristino delle ore laboratoriali nei primi due anni degli istituti tecnici e professionali; ma anche concorsi nazionali banditi ogni due/tre anni per assumere i docenti, da affiancare all'altro canale di reclutamento, per il 50%, rappresentato dallo scorrimento delle graduatorie dove stazionano 150mila precari storici. Tra le novità in discussione c'è anche la possibilità di vedere le scuole aperte anche di pomeriggio e l'alternanza scuola-lavoro obbligatoria.
Ma l'attesa principale è sul ripristino del prepensionamento dei quota 96 della scuola, cioè di quei docenti che hanno maturato un diritto a pensione entro la fine dell'anno scolastico 2011/2012 e che sono rimasti intrappolati nella Riforma Fornero. Sui
Quota 96 della scuola infatti, in questi ultimi giorni, il governo è stato protagonista di un brutto dietrofront: la misura era passata alla Camera ma poi è stata stralciata al Senato sotto la pressione della Ragioneria Generale dello Stato per problemi di coperture. L'esecutivo, per voce della titolare della Funzione Pubblica Marianna Madia si è subito però speso per precisare che la misura sarà "trasferita" nel provvedimento sulla scuola.
In attesa di capire come verrà risolto questo delicato nodo che riguarda almeno 4mila insegnanti e personale Ata va detto che il piano contenuto nelle bozze del Miur risulta comunque piuttosto oneroso. La sola obbligatorietà dell'alternanza scuola-lavoro di 200 ore annue negli ultimi due anni di tecnici e professionali presenta un conto di circa 75 milioni l'anno. Poi ci sarebbe l'ipotesi di introdurre un credito d'imposta ("school bonus"), sulla falsariga dell'art bonus, per i privati che investono nella riqualificazione dell'istituto o in iniziative di orientamento; il ripristino della storia dell'arte nel biennio dei licei e degli istituti a indirizzo turistico; l'educazione musicale nelle scuole primarie l'educazione musicale e i percorsi di apprendimento precoce della lingua straniera in quelle dell'infanzia.
Alcune modifiche potrebbero arrivare anche sul fronte dell'orario di lavoro, per premiare il personale che dà una maggiore disponibilità. Sul fronte precariato, invece, nelle bozze del Miur per ora è ipotizzata una misura per ridurre drasticamente le supplenze di un solo giorno, massimo di una settimana, utilizzando personale di ruolo.