Quota 96: pensioni. Tra speranza e illusioni. La questione dei quota 96 sembra cadere nel dimenticatoio. Non c'è traccia nell'ipotesi del nuovo decreto scuola. I sindacati si dicono pronti allo sciopero. di Marcello Tansini, webmasterpoint, 1.9.2013 Il mondo dello scuola può dirsi soddisfatto a metà. Nel pacchetto di misure in fase di elaborazione da parte del ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza, c'è spazio per il piano triennale per le immissioni in ruolo, per il dimensionamento scolastico, per un'accelerazione sull'introduzione dei libri digitali e per qualche forma di finanziamento per l'intero sistema. Ma non sembra che riescano a trovare spazio i quota 96 ovvero quei lavoratori che, nonostante il compimento di 61 anni d'età e il raggiungimento di 35 anni di contributi, non sono andati in pensione a causa dell'introduzione della riforma Fornero che non ha tenuto conto della peculiarità del calendario scolastico. Per il momento rimarrà dunque al palo la proposta di legge 249 sugli esodati del comparto scolastico presentata da Manuela Ghizzoni del Partito Democratico e depositaria della proposta di legge 249 sugli esodati del comparto scolastico con cui proponeva di procedere alla correzione della tempistica dell'andata in pensione da anticipare al 31 agosto, visto che l'anno di riferimento della scuola non è l'anno solare ma, appunto, quello scolastico. Le speranze, a questo punto, sono spostate di un anno. Sul piede di guerra c'è la Flc Cgil che contesta non solo la gestione della questione dei quota 96, ma anche quella dell'immissione in ruolo del personale ATA, "la cancellazione dell'incivile norma sui docenti inidonei", i piani di stabilizzazione per i precari in tutti i comparti pubblici e la mancata concessione di una maggiore flessibilità d'uscita in tema di pensionamento. Spiega il segretario generale Domenico Pantaleo: se il governo Letta "non cambia passo", il segretario della Flc Cgil fa notare come la mobilitazione sia già partita in alcuni territori "e nei prossimi giorni si allargherà fino allo sciopero". |