Pensione quota 96,
Dopo il caso esodati, la riforma pensioni
Fornero ha creato il caso Investire oggi, 2.9.2013 Pensione quota 96 soprattutto per gli insegnanti. Di cosa si tratta? E perché è nato un caso? Se ne parla molto negli ultimi giorni ed è bene chiarire alcuni concetti fondamentali. Pensione quota 96: cosa significa Soprattutto gli insegnanti potevano, prima della riforma pensioni Fornero contenuta nella manovra salva Italia, accedere al trattamento previdenziale sulla base della cosiddetta “quota 96”, intendendo per tale l’accesso alla pensione con 61 anni di età e 35 anni di servizio oppure 60 anni di età e 36 anni di servizio. Pensione quota 96 quindi per gli insegnanti, ma sempre se i requisiti anagrafici e contributivi previsti, venivano maturati entro la data perentoria del 31/12/2011. Pensione quota 96 nella riforma Fornero Ebbene la riforma pensioni Fornero ha modificato tutto, creando un caso, molto simile a quello degli esodati ma con un eco meno forte rispetto a questi ultimi, forse perché si parla per la quota 96 di numeri meno alti rispetto ai 65000,55000,10.130 prima e ora altri 6500 esodati. In totale sembrerebbero 9mila le persone interessate dalla quota 96 per l’accesso alla pensione , per lo più insegnanti. In base al Decreto legge n. 201/11 convertito in legge 214/2011, la manovra salva Italia dal 1 gennaio 2012, spariscono le quote per l’accesso alla pensione e sparisce anche la quota 96 per la pensione insegnanti. Di conseguenza non era più possibile, per chi ha 60 anni andare in pensione con 36 anni di contribuzione ovvero per chi ha 61 anni di età e 35 di contribuzione. L’ennesimo pasticciaccio della Fornero Un vero e proprio errore nato con la riforma pensioni Fornero per cui si cerca una soluzione che verte per lo più sull’accesso alla pensione con le vecchie regole, quindi sul ripristino della quota 96 che deve essere raggiunta in modo pieno per accedere al trattamento previdenziale. Problema copertura finanziaria “Per risolvere il problema degli insegnanti che pur avendo i requisiti non riescono ad andare in pensione, per la cosiddetta “quota 96” il governo è “al lavoro in queste ore per trovare le coperture” – ha detto il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. Ma il problema principale per permettere l’accesso alla pensione di chi farebbe parte della quota 96, è sempre la copertura finanziaria. Inoltre si attendeva la risoluzione della questione nel prossimo decreto scuola, ma finora non v’è traccia.
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