Quota 96: cattive notizie, ma anche una buona. La mancata caduta del governo Letta permette la prosecuzione dell'iter dei quota 96 all'interno delle commissioni parlamentari. Il MIUR procede alla quantificazione di Lorenzo Pascucci, webmasterpoint, 4.10.2013 Sembra che il Ministero dell'Istruzione faccia sul serio e abbia deciso di conoscere il numero esatto dei quota 96. Ha infatti invitato coloro che siano in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi previgenti la riforma Fornero a presentare la relativa dichiarazione per avvalersene dal primo settembre 2014. Nella lettera inviata agli Uffici scolastici regionali, il MIUR fa presente di avere la necessità di quantificare gli oneri derivanti da un eventuale intervento normativo per consentire l'estensione dal 31 dicembre 2011 al 31 agosto 2012 del termine finale per il possesso dei requisiti pensionistici. Una seconda notizia positiva arriva dalla non caduta del governo Letta. In questo modo può infatti proseguire l'iter nelle commissioni avviato da tempo. Certo, nel suo discorso per la richiesta della fiducia, il presidente del Consiglio non ha fatto alcun riferimento alle questioni dei quota 96 e, più in generale, delle pensioni, ma è innegabili che la crisi dell'esecutivo avrebbe fatto mandare tutto all'aria. Come spiegato da Manuela Ghizzoni, depositaria di un progetto di legge sugli esodati del mondo scolastico, è stata sottoposta "al Servizio Studi della Commissione Bilancio la nota predisposta da Linardi, affinché si confronti con il calcolo dei fabbisogni reali. al prossimo aggiornamento". Tutto positivo? Non proprio, considerando che il Consiglio di Stato ha rigettato per difetto di giurisdizione il ricorso sul tema presentato dalla FLC-CGIL. Si ricorda che per quota 96 si intendono quei lavoratori che, nonostante il compimento di 61 anni d'età e il raggiungimento di 35 anni di contributi, non sono andati in pensione a causa dell'introduzione della riforma Fornero che non ha tenuto conto della peculiarità del calendario scolastico. |