“Cara Carrozza, basta proclami:
è l’ora di sbugiardare i baroni!”

di A.G., La Tecnica della Scuola 27.10.2013

E di trovare le risorse per far entrare i ricercatori negli atenei. L'esortazione è di Giampiero Gallo, ordinario di econometria all'Università di Firenze, durante il suo intervento sul palco della Stazione Leopolda. Che poi ha aggiunto: il Ministro rompa gli indugi e passi alla storia per averci disintossicato da certe logiche.

Stavolta il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca viene tirato per la giacca. Protagonista del gesto è Giampiero Gallo, ordinario di econometria all'Università di Firenze, che durante il suo intervento tenuto a Firenze, sul palco della Stazione Leopolda, si rivolge al responsabile del Miur per incitarlo a combattere il sistema di potere universitario.

“Cara ministra Carrozza – dice l’accademico - non faccia proclami, e passi alla storia come quella che ci ha disintossicato dalle logiche del baronato”. Gallo, inoltre, chiede a Carrozza, anche lei docente accademico, di prendere le dovute distanze da quei docenti, non sempre rettori, che hanno in mano le sorti e le economie degli atenei italiani. “Vanno sbugiardati una volta per tutti i baroni che parlano con la bocca a c... di gallina”, ha detto l’ordinario di econometria.

Gallo, infine, ha chiesto al ministro Carrozza di mettere a bilancio “risorse per far entrare i ricercatori”. Una categoria da sempre preziosa per il mondo universitario, ma invece da qualche tempo messa ad esaurimento. E sempre più spesso costretta ad operare mantenendosi con borse di studio o preventi non statali.