Sostegno, obbligo formazione in
servizio: di A.G. La Tecnica della Scuola 8.10.2013 Le federazioni Fish e Fand chiedono che i docenti curricolari, non solo gli specializzati nell’insegnamento ai diversamente abili, abbiano una formazione sulla didattica dell'inclusione scolastica. E auspicano l’avvio della contrattazione in materia fra Miur e sindacati. Presentato un emendamento ad hoc al D.L. 104/2013. L'obbligatorietà della formazione in servizio di tutti i docenti deve rimanere all’interno dell'articolo 16 del decreto legge n. 104/2013 sulla scuola. A chiederlo sono state, l’8 ottobre, le associazioni dei disabili riunite nelle federazioni Fish e Fand. Le quali riferiscono che “Il decreto legge, che era stato accolto con favore dalle associazioni dei disabili, soprattutto per alcune misure che favorirebbero l'inclusione degli alunni con disabilità, è approdato alle Camere ed è in discussione nelle Commissioni. L'articolo 16, verrebbe soppresso in quanto lesivo dell'autonomia negoziale dei sindacati del comparto scuola. Fand e Fish raccolgono con preoccupazione questa soppressione, convinte della necessità che i docenti curricolari, e non solo quelli per il sostegno, abbiano una formazione sulla didattica dell'inclusione scolastica. Al tempo stesso affermano di rispettare l'autonomia negoziale delle organizzazioni sindacali, consapevoli che tale cambio di passo non possa essere realizzato senza il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori”. Per questi motivi le due federazioni hanno elaborato un emendamento, nelle ultime ore disponibili per la presentazione, che dovrebbe coniugare le due esigenze: la formazione dei docenti sulle didattiche inclusive e il giusto coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Nell'emendamento, si prevede, infatti, da un lato che il Miur sia tenuto a garantire la formazione dei docenti curricolari sulle didattiche inclusive degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciali, dall'altro che tale attività sia oggetto di specifica contrattazione fra Miur e rappresentanti dei lavoratori. Entro qualche giorno, quando si completeranno i pareri delle Commissioni di competenza, potremo già renderci conto quale sarà il destino dell’emendamento al decreto sulla scuola. E dei suoi articoli contestati. |