Legge di Stabilità 2014: le novità per gli statali
Dal blocco del contratto al taglio degli
straordinari, passando per lo stop di Teresa Barone, Pubblica Amministrazione 18.10.2013 Numerose le novità per il pubblico impiego contenute nella Legge di Stabilità 2014 presentata dal Presidente del Consiglio Enrico Letta: il primo punto all’ordine del giorno riguarda il rinnovo della contrattazione collettiva e la decisione di non sbloccare i contratti per tutto il 2014, ottenendo un risparmio della spesa pubblica pari a 300milioni di euro. => Scopri i punti chiave del Decreto PA Per quanto concerne le assunzioni, invece, oltre alla conferma del blocco del turn over fino al 2018 la Legge di Stabilità prevede anche il limite del 20% per i nuovi ingressi rispetto alle uscite nel 2014, del 40% nel 2015, del 60% nel 2016 e dell’80% nel 2017. Il testo di legge, che ora passa al vaglio del Parlamento, stabilisce la cancellazione dell’indennità di vacanza per il biennio 2013-2014 e impone tagli del 10% agli straordinari effettuati dai lavoratori attivi nelle amministrazioni statali (il taglio del 5% riguarda invece i Ministeri di sicurezza e difesa). In arrivo, inoltre, potrebbe esserci una norma che impone una tassa di 5 o 10 euro per partecipare a un concorso pubblico. Anche le retribuzioni dei manager della PA subiranno tagli sulla base del tetto massimo fissato a 300mila euro (valido anche per le aziende controllate e partecipate e per i membri dei CdA). => Scopri perché la PA non assume laureati Novità anche per i TFR degli statali, con il prolungamento delle tappe previste per il versamento della liquidazione (6 mesi dopo se l’importo non supera i 50mila euro e 24 mesi per l’uscita anticipata). La Legge, infine, potrebbe introdurre anche il prelievo sulle pensioni d’oro (dal 4% al 15% a seconda dell’importo versato) come contributo di solidarietà per sostenere il sistema previdenziale nazionale. |