Collegato sulla scuola/1.
Quella superdelega al governo

da TuttoscuolaNews, n. 609 18.11.2013

Ha destato una certa sorpresa la notizia che il governo abbia apprestato un corposo ‘schema di disegno di legge collegato alla legge di stabilità 2014 - delega al governo in materia di istruzione, università e ricerca’. Sorpresa dovuta non tanto al fatto che la legge di stabilità (ex ‘finanziaria’) si occupi di queste materie, visti i numerosi precedenti, quanto all’ampiezza e alla indeterminatezza della delega, che effettivamente sembra voler riservare al governo ampie e discrezionali facoltà interpretative.

I sindacati hanno protestato perché alcune delle materie delegate investono tematiche oggetto di contrattazione. Hanno ragione? In attesa di capire meglio se e in che misura il governo e il ministro Carrozza intendono effettivamente rilegificare temi che i sindacati considerano contrattuali mettiamo a disposizione dei lettori l’elenco delle deleghe previste nel disegno di legge  (per i relativi decreti legislativi è previsto un termine di nove mesi), omettendo le parti che riguardano il coordinamento, aggiornamento e adeguamento delle norme vigenti.

L’elenco che riguarda scuola e Afam è contenuto nel punto h dell’art. 1 del disegno di legge, il cui testo ufficioso è stato reso noto da alcuni siti sindacali:

“h) per quanto riguarda la materia dell’istruzione, semplificazione dell’organizzazione amministrativa e dei procedimenti nelle seguenti materie:

1) riforma organica del reclutamento del personale docente, che garantisca la tutela delle diverse categorie di soggetti abilitati, mantenga l'equilibrio tra le assunzioni per concorso e gli scorrimenti di graduatoria, fermo restando il rigoroso rispetto del principio del merito, e consenta lo smaltimento del precariato, anche attraverso il ricorso al corso-concorso per l’accesso all’insegnamento presso le istituzioni scolastiche;

2) organi collegiali della scuola, con mantenimento delle sole funzioni consultive e superamento di quelle in materia di stato giuridico del personale e di quelle rientranti nelle materie di competenza regionale;

3) reti di scuole, con la definizione dei compiti, degli incentivi e delle forme di coordinamento;

4) procedimenti relativi allo stato giuridico e al trattamento economico del personale della scuola, con il superamento delle disparità di trattamento e la precisa definizione dei rapporti tra le diverse fonti di disciplina pubblicistica e negoziale;

5) contabilità delle istituzioni scolastiche;

6) disciplina giuridica degli altri soggetti riconosciuti dall’ordinamento vigente in materia di istruzione e formazione;

7) organizzazione delle istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica e stato giuridico del relativo personale”.