Italiani scontenti, male su scuola e lavoro

Il nostro Paese è ventinovesimo su 34 Paesi Ocse
per quanto riguarda la soddisfazione per la propria vita

 La Stampa 5.11.2013

Gli Italiani non sono granché soddisfatti della loro qualità di vita, hanno risultati inferiori alla media per scuola e lavoro, ma vivono più a lungo dei vicini europei e del resto dell’occidente. È il quadro tracciato da un rapporto Ocse sul benessere reale e percepito, presentato oggi in una versione aggiornata.

I nostro Paese è ventinovesimo su 34 Paesi Ocse per quanto riguarda la soddisfazione media per la propria vita, con un punteggio di 5,8 su 10, in una classifica guidata da Cile, unico a sfiorare gli 8 punti, Norvegia, Islanda e Svezia.

Sul fronte dell’educazione, l’Italia è in fondo a quasi tutte le classifiche: quintultima per livello di istruzione della popolazione, subito dietro alla Grecia e davanti a Spagna, Messico, Portogallo e Turchia, 27/a su 34 per competenze cognitive dei quindicenni (misurate con i test Pisa di lettura, matematica e scienze) e addirittura ultima per competenze della popolazione adulta.

Notizie poco incoraggianti arrivano anche in materia di lavoro. L’Italia è quartultima tra i Paesi Ocse per tasso di occupazione (inteso come la percentuale di persone tra i 15 e i 64 anni che hanno un lavoro), con il 56,95%, e ottava per tasso di disoccupazione di lunga durata, con il 4,36%.C’è però una graduatoria in cui il nostro Paese continua a guadagnare posizioni: è quella dell’aspettativa di vita, in cui l’Italia è seconda con 82 anni, dietro al solo Cile.