A proposito dell’area unica di sostegno
nella scuola secondaria di secondo grado

inviata da Libero Tranasi, 13.11.2013.

A proposito della questione sulle aree di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado e sulla introduzione dell’area unica per i docenti della 1^ Fascia di istituto solo dal triennio 2017-2020, ovvero addirittura sul ripristino delle stesse aree, auspicato da alcuni Senatori e sindacati della scuola, appare doveroso intervenire con delle osservazioni.

E’ grave che alcuni sindacati della scuola, ai quali molti di noi docenti, compreso lo scrivente, sono ancora iscritti, paventino la valenza didattica a favore dei disabili delle aree di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado, nascondendo, forse, il loro vero interesse, che potrebbe essere quello di tutelare un maggiore numero di iscritti e di eventuali ricorsi giurisdizionali, garantito dai docenti appartenenti, sicuramente in numero maggiore, alle n. 3 aree disciplinari scientifica, umanistica e psicomotoria a scapito dei docenti della sola area tecnica.

Questi ultimi verranno massacrati dalle imminenti riconversioni sul sostegno dei docenti di ruolo in esubero (tutti appartenenti a classi di concorso afferenti all’area tecnica, come ad es. le classi A075, A076, C999, C555, C300, ecc.), e con il passaggio in ruolo in massa su tutti i posti vacanti, nel prossimo triennio, di colleghi, che solo perché appartengono alle altre aree (Scientifica, Umanistica, Psicomotoria), diventeranno a breve di ruolo, con un punteggio in graduatoria molto inferiore rispetto ai docenti di sostegno dell’area tecnica, vale a dire con minore anzianità di servizio.

Tutto questo, in definitiva, significa stravolgere le sole graduatorie dell’area tecnica, anzi, per definirle con precisione, i soli elenchi di sostegno dell’AD03.

Vere e proprie graduatorie del sostegno, infatti, esisterebbero solo con l’introduzione delle classi di concorso, peraltro contemplate nel recente regolamento di revisione delle classi di concorso, in particolare, le classi di concorso ASOST. 1(Infanzia e Primaria), ASOST. 2 (Secondaria di primo grado), ASOST.3 (Secondaria di secondo grado).

L’introduzione di queste ultime, garantirebbe la necessaria esperienza professionale in quella che diventerebbe una disciplina vera e propria.

Non sarebbe possibile che docenti, che si specializzeranno attraverso gli imminenti TFA sul sostegno e mediante le predette riconversioni, in virtù di un cospicuo punteggio in graduatoria sulla disciplina, prevalgano su docenti di sostegno con lunga esperienza, senza aver prestato nemmeno un giorno di servizio sul sostegno.

A proposito della valenza didattica delle aree è appena il caso di ribadire le seguenti incongruenze già evidenziate in altri interventi pro-area unica:

1) come si giustifica la presenza di numerosi docenti di area disciplinare scientifica, umanistica in tantissimi istituti tecnici e professionali (es. Licei Artistici)? I predetti docenti non sarebbero affatto competenti nelle discipline prevalenti (discipline tecniche) dei suddetti istituti, e non dovrebbero poter insegnare in questi ultimi;

2) i docenti dell'area psicomotoria in quali insegnamenti sarebbero specialisti? I loro alunni presenti in tutti gli Istituti, dovrebbero essere seguiti solo in educazione fisica (n. 2 ore settimanali)?Non ci nascondiamo dietro le valenze didattiche o meno dell'area unica e cerchiamo di dire le cose come stanno veramente.

 

Libero Tranasi

Un precario storico dell’AD03