Referendum Bologna sulle paritarie,
di A.G. La Tecnica della Scuola 21.5.2013 L’uscita dell’ex premier Romano Prodi ha innescato dure repliche. Tra cui quella di Paolo Ferrero, segretario del Prc: bisognava aspettarselo, perché il finanziamento alle scuole private nel capoluogo emiliano è cominciato proprio con la nascita dell'Ulivo, ovvero con l'alleanza tra ex comunisti ed ex democristiani. Non hanno tardato ad arrivare le repliche interne alla sinistra nei confronti dell’ex premier Romano Prodi, che a meno di una settimana dal referendum di Bologna per decidere se continuare a finanziare le scuole paritarie con i fondi del Comune ha deciso di uscire allo scoperto schierandosi in difesa dell’attuale assetto. Tra le reazioni più sentite contro la posizione assunta dall’esponente Pd, figura senz’altro quella di Paolo Ferrero, segretario del Prc, secondo cui "sbaglia di grosso Prodi sul referendum contro i finanziamenti comunali alle materne private: la scuola pubblica va difesa!". Ferrero ha anche replicato duramente all’ex premier: "Del resto il finanziamento alle scuole private a Bologna è cominciato proprio con la nascita dell'Ulivo, ovvero con l'alleanza tra ex comunisti ed ex democristiani", ricorda, spiegando che "Prodi è quindi all'origine di questa regalia di denaro pubblico ai privati". Noi, sottolinea Ferrero, "al contrario di Prodi, pensiamo che la scuola pubblica vada tutelata e garantita, senza se e senza ma, e per questo invitiamo i bolognesi a partecipare al voto e ad esprimersi a favore dell'opzione A: basta soldi alle private". |