Legalità: Carrozza, scuola
pilastro ricostruzione paese

Don Ciotti, non si chiudano istituti in zone sensibili

  dall'ANSA, 28.5.2013

(ANSA) - La scuola volano della rinascita del paese e presidio di legalita'. Il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, e il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, hanno sottolineato le enormi potenzialita' dell'istruzione, arma pacifica non sempre tenuta nella dovuta considerazione. L'occasione e' stata la premiazione delle scuole vincitrici della VII edizione del concorso ''Regoliamoci'' di Libera, in collaborazione con il ministero dell'Istruzione. ''La scuola e' il pilastro su cui ricostruire il Paese dopo la crisi'' ha affermato il ministro, accolta stamani da un gruppetto di bambini che, chiamandola 'maestra', le hanno consegnato maglietta e spilletta, subito appuntata, dell'iniziativa. Rivolta ai tanti studenti presenti in sala (la cerimonia e' stata ospitata nello spazio ex Gil) li ha invitati a ''portare a casa il senso che lo Stato c'e', esiste, vi segue''. ''Vi auguro di essere bravi cittadini perche' sarete voi che ci salverete'' ha aggiunto Maria Chiara Carrozza definendo ''ottima'' l'idea di utilizzare il gioco (il tema quest'anno al centro del concorso di Libera) per promuovere i principi della legalita'.

''Il gioco esiste se esistono le regole ed e' quindi importante per educare alla legalita'. E se il gioco e' 'di squadra' - ha osservato - insegna anche la coesione all'interno del team, una competizione corretta e ad accettare la sconfitta. Insomma, e' una scuola di vita. I temi toccati sono cruciali per il nostro Paese: diritto e dovere, cittadinanza, gioco d'azzardo, etica (sono convinta che in Italia serva molto discutere di etica pubblica)''. In sintonia con il ministro don Ciotti che ha confessato di aver molto apprezzato la redente presa di posizione di Maria Chiara Carrozza: ''o ci sono margini per un reinvestimento nella scuola pubblica oppure devo smettere di fare il ministro dell'Istruzione''.

''Spero che non debba succedere cosi' come mi auguro che non si chiudano scuole in Italia, anche se non rientranti in alcuni parametri e senza tener conto della specificita' di alcuni territori sensibili. C'e' bisogno, invece, di investire in alcuni presidi come, ad esempio, Caivano dove la scuola e' un baluardo di legalita'' ha affermato don Luigi ricordando che in Italia ci sono 6 milioni di analfabeti e il Paese e' ai primi posti per abbandoni scolastici. Don Ciotti ha pure espresso tutto il suo sostegno alla battaglia del ministro Kyenge per lo ius soli (''non concedere la cittadinanza a chi e' nato qui e' solo un atto di egoismo sociale'') e ha esortato a diffidare di chi si limita a predicare: ''i valori si testimoniano e noi adulti abbiamo questa grande responsabilita''. Di legalita' ha parlato pure il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Il modo per combattere la mafia ''e' sicuramente quello della repressione, quello investigativo, ma poi - ha affermato - c'e' anche un impegno civile che deve partire soprattutto dai piu' giovani e che ha un valore aggiunto perche' cambia le coscienze''.