Per scuola, università, ricerca
e Expo niente tagli lineari

da Tuttoscuola, 14.5.2013

Sono queste le voci 'salvate' dai tagli lineari ai ministeri, che potrebbero scattare dal 2015 per oltre 570 mln all'anno, grazie a un emendamento dei relatori al decreto legge per il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione a copertura di parte del provvedimento stesso. Questi capitoli erano stati inclusi nei tagli lineari ai ministeri ma ora stati cancellati.

Il relatore del Pd al decreto Marco Causi difende le scelte sulle coperture adottate durante l'esame in commissione Bilancio soprattutto in merito all'esclusione dei settori istruzione, ricerca e sviluppo dai tagli lineari ai ministeri. Le risorse finanziarie, ricorda Causi, sono state individuate attraverso rimodulazioni di spesa (che riguardano editoria, 8 per mille, cooperazione e sviluppo), che dovrebbero partire dal 2015.

''Il presidente Letta è stato chiaro, non metterà mano ai fondi per la scuola”, ha commentato il presidente della Camera Laura Boldrini incontrando la dirigenza e il corpo docenti dell'istituto comprensivo Sarria-Monti di Napoli. Boldrini ha sottolineato come ''non sia abbastanza, ma è già qualcosa. In questi anni chi ha tagliato è andato in controtendenza rispetto all'Europa perché in un momento di crisi bisogna investire di più in formazione, università e innovazione”.