Marcucci (Pd): mai più tagli
a scuola e cultura

di P.A. La Tecnica della Scuola 7.5.2013

Il nuovo presidente della commissione istruzione e beni culturali di Palazzo Madama, Andrea Marcucci, in una dichiarazione, conferma quanto già dichiarato dal premier Enrico Letta nei giorni scorsi: mai più tagli. Ma anche due parlamentari Pd, Di Giorgi e Saggese, si allineano sulla scuola di “qualità”, annunciata dalla ministra Carrozza

"La commissione lavorerà per garantire l'impegno del premier. Alla scuola e alla cultura servono con urgenza nuovi investimenti". "Ora bisogna recuperare in fretta il tempo perso dopo le elezioni-prosegue il neo presidente- abbiamo la consapevolezza di lavorare per un settore che è stato stremato da anni di tagli insopportabili. Assicurerò tempi veloci per tutte le leggi che prevederanno risorse mirate alla ricerca ed ai beni culturali", conclude Marcucci.

A loro volta, in una nota, la senatrice del Pd Maria Rosa Di Giorgi, componente della Commissione Istruzione, e la senatrice campana del Pd Angelica Saggese hanno dichiarato:

"Apprezziamo la decisione del Ministro Carrozza di cominciare il suo viaggio nel mondo della scuola, a partire dai quartieri più difficili di Napoli. Conosciamo tutti la condizione delle scuole del Mezzogiorno, più drammatica rispetto al resto del Paese e il rischio elevatissimo dell'abbandono scolastico tra i giovani che diventano facile preda per l'arruolamento da parte della criminalità organizzata". "Il settore scolastico - fanno presente, inoltre, le parlamentari democratiche - ha contribuito in modo significativo alla riduzione della spesa pubblica, negli ultimi tre anni per oltre 8 miliardi di euro. A ciò si aggiungano i tagli agli Enti locali che hanno provocato disagi enormi ai servizi. E' necessario, dunque, che il nostro Paese cambi rotta e metta in campo nuove politiche a sostegno dell'istruzione, dell'università e della ricerca. "Investire di più, questa deve essere la bussola e gli auspici sembrano favorevoli - concludono Di Giorgi e Saggese - elevando la qualità della proposta formativa, rispettando il criterio meritocratico e il diritto allo studio garantito dalla Costituzione".