TFA speciale: data inizio, requisiti iscrizione
in attesa Decreto esecutivo. Tutto quanto trapelato

TFA speciali: presentazione domande, data inizio, requisiti iscrizione, posti disponibili, costi Il contingente dei posti e il numero massimo dei candidati da ammettere ai corsi, a pagamento, sarà determinato da ciascun ateneo o AFAM.

Lorenzo Tansini webmasterpoint, 10.7.2013

Manca solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per avere la conferma del percorso del TFA speciale indicato dal regolamento istitutivo. I punti interrogativi sono tanti e vanno dalle date di inizio a quelle delle presentazione delle domande, dai requisiti per l'iscrizione ai posti disponibili passando per i costi richiesti per sostenere questa prova. Ai Tirocini Formativi Attivi speciali potranno prendere parte i docenti non di ruolo, compresi quelli tecnico pratici, che, fra gli anni scolastici 1999/2000 e 2011/2012, hanno maturato almeno tre anni di servizio in scuole statali, paritarie ovvero nei centri di formazione professionale.

In merito alla data di presentazione delle domande e alla data di inizio dei TFA speciali occorre tenere presente che i corsi si svolgeranno secondo il calendario fissato da università e AFAM, in linea di massima nelle ore pomeridiane o nell'intera giornata del sabato. Non resta quindi che attendere tenendo presente che, rispetto ai programmi originari, i tempi sembrano destinati a slittare. Il contingente dei posti e il numero massimo dei candidati da ammettere ai corsi sarà determinato da ciascun ateneo o AFAM. L'ordine di priorità sarà stabilito dal MIUR con apposito provvedimento.

E i costi di partecipazione al TFA? Anche questi sono ancora tutti da definire, ma a quanto pare saranno a carico dei corsisti. Il sindacato ANIEF ha preannunciato battaglia: "Sono molti i docenti ad essere stati ingiustamente esclusi da queste procedure abilitanti: per questo, sin d'ora, ci batteremo a tutti i livelli perché si permetta loro di acquisire il titolo di abilitazione all'insegnamento". Come era prevedibile, anche la reazione del mondo degli insegnanti è andata in due direzioni opposte fra cui esulta e chi li ritiene semplicemente "una vergogna".