Registri On Line - Per quest'anno mezzo fallimento! considerando come è andata
con pagelle e comunicazioni alle famiglie

Nuccio Palumbo, AetnaNet 10.7.2013

I dirigenti scolastici si discolpano: "Non eravamo pronti ancora. Serve un altro anno di prova. Non è tanto questione di attrezzature, quanto di formazione dei docenti". Ma, perché: tutti i dirigenti sono all'altezza di gestire la "rivoluzione digitale"? Lasciamo perdere! - Per intanto, registro online obbligatorio per tutti da settembre prossimo venturo, ammesso che la totalità delle scuole italiane siano (o saranno?) veramente attrezzate di tutto punto per realizzare codesta informatizzazione! Il nostro "ottimismo relativo" si deve al fatto che la realtà scolastica nazionale, purtroppo, evidenzia spesso una notevole distanza dalla legge scritta! Per realizzare la novità del registro online tutte le classi italiane - circa 365mila - dovrebbero avere un computer sulla cattedra per l'avvio dell'anno scolastico. Ma ce l’hanno? L'insegnante, in cattedra - (quando la cattedra c’è, e non è invece un tavolinetto dove a stento possono starci aperti un libro e un quaderno) dovrebbe caricare voti e assenze direttamente al computer durante la lezione, affrancandosi dai tradizionali registri cartacei: quello di classe e quello personale. Ma ce la fa? e c’è il tempo, senza rubarlo alla didattica? Si è veramente attrezzati per farcela?

Per intanto, ci sono scuole dove mancano le sedie; è carente la suppellettile; le porte sono con le maniglie rotte, così anche i vetri delle finestre; i muri interni delle aule indecentemente luridi e graffiti con sconcezze! I bagni (degli alunni ) fatiscenti; le palestre con attrezzature obsolete, le biblioteche ferme nell’aggiornamento, nel migliore dei casi, al secolo scorso; i laboratori, idem! , ecce cc.

Fatte salve le dovute eccezioni, che confermano la regola, questa è la situazione reale generale della stragrande maggioranza delle scuole italiane; per non parlare delle strutture logistiche. Come si vede, oltre il digitale, esistono difficoltà "materiali", e sono parecchie quelle cui spetterebbero soluzioni prioritarie rispetto alla "rivoluzione digitale"!

Ma poi, mi domando: Il Ministero della Pubblica Istruzione ha accertato come sono stai spesi i fondi europei per la scuola italiana?

O si deve dare la colpa a priori all’analfabetismo informatico degli insegnanti e scaricare su loro inadempienze e deficienze spettanti ad altri di miglior rango?

Lo so: sono domande inutili, ahimè! Del resto, chi ne dovrebbe rispondere di persona, responsabilmente? Chi controlla i controllori? Questo solo oggi possiamo dire: ciò che la scuola non è e ciò che non vogliamo che sia.

Per farla breve: al momento la soluzione che sembra prospettarsi per settembre è - come suole dirsi - all'italiana: un computer itinerante per raccogliere le assenze in più classi e un aggravio di lavoro per i docenti che dovranno caricare i voti al computer in un secondo momento. Le scuole non compreranno più i registri cartacei e risparmieranno una voce di spesa. Ma i docenti - sottopagati e sfruttati - dovranno arrangiarsi come possono, "prendere appunti" sul PC in classe, e guai a dimenticare voti e altre annotazioni importanti. Si dice che un programma per la gestione dei registri online costi attorno a mille euro e che con il resto dei soldi che sono stati finanziati(?) sia possibile comprare 6-7 computer. Basteranno per proiettare la nostra scuola nel futuro? Credo proprio di no!

Ma…con un po’ di fantasia, chissà! La speranza sia l’ultima a morire!
 

Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com