Firmata l'ipotesi di contratto di R.P. La Tecnica della Scuola 24.7.2013 Soddisfatti i sindacati per essere riusciti a far rientrare la materia fra quelle oggetto di contrattazione. Ma le risorse sono poche, anzi pochissime (poco più di 2 milioni e mezzo di euro) E’ stata firmata nel pomeriggio del 24 luglio la pre-intesa del contratto nazionale integrativo in materia di formazione e aggiornamento del personale della scuola. I sindacati hanno già espresso soddisfazione per il risultato in quanto il Dipartimento della Funzione Pubblica aveva più volte fatto sapere che, a suo parere, a seguito dell’entrata in vigore del “decreto Brunetta” la materia in questione non sarebbe più oggetto di contrattazione ma rientrerebbe nella sfera dell’autonomia decisionale e organizzativa della Pubblica Amministrazione.
Il contratto si apre anzi proprio con una dichiarazione di principio
generale che ribadisce la posizione che i sindacati sostengono da
tre anni a questa parte; l’articolo 65 del decreto Brunetta
stabilisce che le disposizioni in materia di contrattazione
nazionale si applicano alla tornata contrattuale successiva a quella
in corso e siccome attualmente è ancora in vigore il contratto
nazionale 2006/2009 che annovera la formazione e l’aggiornamento fra
le materie oggetto di contrattazione. Ma, a parte questo aspetto che attiene più al dibattito politico-sindacale che alla sostanza della questione, va rilevato che il contratto riserva alle iniziative di formazione e aggiornamento risorse modestissime (poco più di 2milioni e mezzo di euro) che serviranno a mala pena a sostenere le scuole del primo ciclo nella applicazione delle Nuove indicazioni e ad organizzare poche altre attività. Va osservato anche che l’ipotesi contrattuale continua a definire l’aggiornamento come un diritto del dipendente e non anche come un suo dovere. Ambiguità che continuerà ad alimentare contenzioso e conflittualità non solo nei rapporti fra amministrazione e sindacati ma anche nelle singole istituzioni scolastiche. |