D'Alia: per i precari possibile da Tuttoscuola, 23.7.2013 Alla luce del blocco del turn over che ha acuito il problema dei 250mila precari della pubblica amministrazione, il ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D'Alia spiega in una intervista al Mattino: "Innanzitutto, di questi, circa 130mila appartengono al comparto scuola, che dipende dal ministero dell'Istruzione. I restanti 120mila si dividono tra le altre amministrazioni, e sono presenti in particolare nelle Regioni, nella sanità e negli enti locali. In generale, visto che si tratta di persone che già lavorano per amministrazioni pubbliche, la loro conferma può anche avvenire a costo zero. Bisogna consentire, quindi, una soluzione che eviti la precarietà, se è possibile farlo ricorrendo a risorse disponibili dei singoli ministeri, senza esborsi aggiuntivi". In merito al decreto del Fare sottolinea gli interventi per alleggerire i costi della burocrazia: "Abbiamo lavorato con Confindustria a un pacchetto di proposte che poi è entrato nel decreto del fare, che ora inizia l'iter in Parlamento. In particolare, abbiamo introdotto una serie di semplificazioni e una riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese che, se approvata così com'è, porterà ad un risparmio di 500 milioni di euro annui per il sistema imprenditoriale. E' un primo passo avanti, soprattutto in settori importanti come quelli dell'edilizia, dell'ambiente e della sicurezza sul lavoro". Sempre nel decreto del Fare il ministro sottolinea "una riorganizzazione della governance di Agenda digitale, con una cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio, della quale fa parte il mio ministero che la coadiuva per il capitolo dell'innovazione nei procedimenti amministrativi. Il fatto che si sia finalmente individuata una regia unica per l'utilizzo delle risorse e un coordinamento con i tecnici e dirigenti di Agenda digitale, rafforzata dalla nomina dell'organismo consultivo diretto dal commissario Francesco Caio, mi sembra una cosa positiva. Alcune cose sono già in itinere: dal fascicolo sanitario elettronico, all'interoperatività tra i sistemi informatici delle varie amministrazioni che, sostituendo il supporto digitale a quello cartaceo, diventano più veloci e anche più trasparenti. E, proprio sulla trasparenza, la settimana scorsa abbiamo emanato una circolare che ricorda gli obblighi dei singoli dirigenti in materia di accesso civico e controllo diretto da parte dei cittadini degli atti della pubblica amministrazione". |