Scuola digitale/1:
se non ora quando?

da TuttoscuolaNews, n. 592 24.6.2013

Il Governo è ancora giovane e il ministro dell’istruzione Carrozza anche. Ma è bene che si acceleri il più possibile il percorso della digitalizzazione della scuola per creare opportunità di arricchimento innovativo e di rilancio delle politiche formative.

L’introduzione della tecnologia nei processi di insegnamento/apprendimento deve passare da una professione di fede ad obiettivi il cui perseguimento comporta scelte di politica in una fase di scarse risorse finanziarie. Le raccomandazioni OCSE spingono in questa direzione. E’ giunto il momento che il Miur superi la logica dei finanziamenti diretti che creano isole privilegiate ed orienti l’azione di gestione amministrativa alla costruzione di condizioni che contribuiscano alla realizzazione della scuola 2.0 a livello nazionale.

La scuola oggi è un sistema a troppe velocità. Troppe differenze tra i diversi contesti territoriali non solo in termini di disponibilità di tecnologie ma anche di infrastrutture. Senza infrastrutture adeguate buona parte dell’introduzione della versione digitale dei libri di testo rischia di restare “cartacea”. La disponibilità di collegamento alla rete è la condizione necessaria per sostenere l’innovazione tecnologica nelle scuole.

Non possiamo pretendere, come diceva Einstein, “che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose”. Occorre promuovere azioni perché tutte le scuole siano messe in condizione di lavorare per la scuola 2.0.