Scuola, Monti smentisce:
mai pensato a ridurre le vacanze
Il Messaggero,
29.1.2013
ROMA - «A seconda della stabilità del governo e della credibilità
davanti ai mercati, alcune cose cambiano, ad esempio i tassi di
interesse. Se i tassi tornassero ai livelli di sfiducia, tutto
sarebbe più complicato e per stare in equilibrio di bilancio
occorrerebbe una manovra in più». Così Mario Monti, al Tg5, torna
sulla sua affermazione che se ci fosse lui al governo è da escludere
una manovra nel 2013.
Scuola. Monti smentisce poi di
aver mai paventato
la riduzione delle vacanze scolastiche: «Di
tagli sono stato costretto a farne tanti, ma questa cosa delle
vacanze non mi è mai passata per la mente», ha detto.
Tasse. Ora che siamo
considerati uno dei Paesi più stabili «dovremmo continuare a
autoflagellarci? Evidentemente no», ha quindi confermato il premier
riguardo all'ipotesi di ridurre le tasse, pur se con prudenza e
«gradualità» e che le sue non sono «promesse» elettorali
«irresponsabili».
Mps. «È una vicenda sulla
quale la magistratura deve andare fino in fondo, su cui Bankitalia
vigila e oggi il ministro Grilli ha riferito alla Camera. Ma non
getta ombre sul sistema bancario italiano che ha retto alla crisi
meglio di altri paesi», ha infine sottolineato riguardo al
caso Mps.