Il piano di Monti per riformare la scuola:
"Otto miliardi nell'arco della legislatura"

Il leader di Scelta Civica illustra il programma per l'istruzione: aiuti fiscali alle famiglie, nuovo status giuridico per gli insegnanti e un fondo per l'edilizia scolastica in cui far confluire anche i beni confiscati alla mafia. E risponde a Vendola: "Non ha titoli per darmi lezioni

 la Repubblica, 14.2.2013

ROMA - Nuove risorse alla scuola per circa 8 miliardi di euro, distribuiti nell'arco della legislatura. E' quello che intende fare Scelta Civica per invertire la tendenza a disinvestire nell'istruzione. Dopo le proposte del Pd sull'Università, è la volta della lista di Mario Monti. Per il Professore, che ha incontrato gli studenti dell'istituto Morvillo Falcone a Brindisi, "gli investimenti in educazione dovranno gradualmente crescere a un ritmo pari a quello della crescita del Pil". E, ha sottolineato, "grazie alle riforme che abbiamo messo in campo possiamo avere una crescita del Pil del 6% in 5 anni". Quello sull'istruzione, ha poi chiarito, "non è un programma elettorale ma un piano di governo. E' un progetto di riforma radicale della scuola perchè per la prima volta usa le leve che servono per cambiarla veramente". E ha aggiunto che "gli insegnanti devono tornare ad essere tra le categorie più rispettate".

Aiuti fiscali alle famiglie. Tra le iniziative previste da Mario Monti per cambiare la scuola, spicca anche una politica fiscale che consenta di dedurre progressivamente le spese certificate in istruzione. Tra le priorità anche un nuovo stato giuridico per i docenti e la costituzione di reti di scuole per un migliore utilizzo degli organici.

Nuovo status giuridico agli insegnanti. Tra i punti già evidenziati, la revisione del contratto nazionale di lavoro dei professori. Sono previste progressioni di carriera e nuove modalità di reclutamento che lascino in maniera progressiva spazio all'autonomia delle scuole prevedendo anche la possibilità di concorsi per reti di istituti. Andrà inoltre favorito l'aggiornamento professionale consentendo di dedurre i costi sostenuti dai docenti.

Alla scuola beni confiscati alla mafia. Per migliorare le condizioni delle scuole italiane, poi, viene prevista la creazione di un fondo per l'edilizia scolastica dove far confluire beni inutilizzati del Demanio, beni confiscati alla mafia, risorse statali ed europee. Sempre allo stesso scopo vanno anche studiate forme di esclusione dai patti di stabilità che bloccano risorse e impediscono risparmi.

La risposta a Vendola. Il Professore, poi, risponde a Vendola che su Twitter gli fa notare: "Monti è ancora presidente del Consiglio. Risolva il problema degli esodati e degli ammortizzatori sociali, invece di fare annunci". "Il presidente Vendola - ribatte il premier - che io rispetto, non ha nessun titolo per darmi nessuna lezione, non è compito suo". "Quest'anno - continua- abbiamo risolto problemi che i governi di centrosinistra e centrodestra avevano lasciato marcire e qualcuno è proprio nella regione del presidente, in questa magnifica regione".
"Abbiamo dovuto fare in fretta grandi riforme - prosegue - che i partiti non avevano mai avuto il coraggio di fare come la riforma delle pensioni. Altri problemi naturalmente rimangono. Possono essere e devono essere risolti". "Un conto -conclude - è un anno di governo di emergenza e con la catastrofe finanziaria imminente, e un conto è una legislatura di cinque anni che si deve affrontare con grande serietà".