Incremento delle classi pollaio?

da Tuttoscuola, 4.2.2013

Nell’informativa sindacale sugli organici della settimana scorsa il Miur, oltre a fornire i dati previsionali degli alunni per il prossimo anno scolastico, ha reso noti i dati effettivi per ogni regione degli anni precedenti, a cominciare dal 2007/08.

I dati degli alunni degli anni precedenti, riferiti ai singoli settori scolastici statali con esclusione della scuola dell’infanzia, consentono un’interessante riflessione sulle variazioni demografiche dei diversi territori intervenute in questo ultimo quinquennio.

Dal 2007/08 al 2012/13 il numero degli studenti è aumentato di 56.486 unità (+ 0,8% complessivo), con variazioni difformi nei tre settori interessati (primaria, secondaria di I e di II grado): aumento di 59.362 unità (+ 3,7%) nella scuola secondaria di I grado e di 10.079 (+ 0,4%) nella primaria, mentre nella secondaria di II grado, al contrario, si è registrato nello stesso periodo un calo complessivo di 12.955 alunni (- 0,5%).

Incrementi e decrementi non hanno avuto, però, andamenti omogenei e costanti, risentendo probabilmente degli effetti degli anticipi (onda lunga dal 2004) nelle scuole del primo ciclo e del fenomeno della dispersione negli istituti del secondo ciclo.

Secondo le previsioni del prossimo anno, dovrebbe essere confermata la tendenza complessiva all’incremento della popolazione scolastica, per una variazione in aumento, da quest’anno all’anno prossimo, di quasi 27 mila unità: la primaria ‘tira’ con oltre 21 mila alunni in più e le superiori con oltre 13 mila, mentre la scuola media ‘frena’ con un calo di quasi 8 mila unità.

Ma il Miur ha già fatto sapere che, per i vincoli posti dalla legge 111/2011, non potrà esserci aumento di posti (e di classi). Si teme quindi l’incremento delle classi ‘pollaio’ al Nord e nelle grandi città.