Nuove classi di concorso?
Finite nel cassetto

Il decreto sulle nuove classi di concorso non si farà

 ItaliaOggi, 12.2.2013

Il decreto sulle nuove classi di concorso non si farà. Perlomeno non in questa legislatura. Secondo quanto risulta a Italia Oggi, il ministero dell'istruzione ha preso atto del coro unanime di proteste da parte dei sindacati e degli addetti ai lavori per la troppa celerità imposta da viale Trastevere all'iter di formazione del provvedimento. E alla fine ha deciso di rimandare tutto alla prossima legislatura. Dunque, anche quest'anno si andrà avanti con le confluenze. E cioè utilizzando le tabelle predisposte dal ministero dell'istruzione per la gestione degli esuberi. Tabelle che servono ad individuare i criteri di ricollocazione dei docenti rispetto alle discipline, anche se provengono da classi di concorso diverse.

Si tratta di un metodo già sperimentato che consente di limitare al minimo i trasferimenti d'ufficio, di fatto anticipando gli effetti dell'accorpamento delle classi di concorso che dovrebbe avvenire con il nuovo decreto. Un provvedimento espressamente previsto dall'art. 64 del decreto legge 112/2008, che dovrebbe seguire l'iter dei regolamenti governativi. Viale Trastevere, invece, voleva procedere con un decreto ministeriale, per aggirare i pareri parlamentari. E ciò avrebbe potuto offrire il fianco ai ricorsifici. Che avrebbero avuto gioco facile a farlo annullare dal Tar. Il tutto con esiti imprevedibili sulla stabilità degli organici e sugli esiti dei trasferimenti.