Cedolino Unico per i supplenti temporanei: A scuola di bugie, 24.2.2013 Dal primo gennaio 2013 è il Miur a trasmettere al ministero dell'Economia l'importo netto da pagare mese per mese per ogni supplenza breve. "Le scuole non potranno più rifiutare o ritardare la nomina dei supplenti, anche di sostegno, per mancanza di fondi" FALSO! Ci spiace ma dobbiamo smentire questa affermazione, riportata dall'articolo di Salvatore Nocera (che trovate qui sotto per conoscenza). Gli stipendi ai supplenti temporanei vengono pagati dal 1 gennaio con la funzionalità Cedolino Unico. Le segreterie delle scuole inseriscono l'importo da pagare ai supplenti nella sezione Noipa del Ministero del Tesoro, come avviene ormai da tempo per i compensi accessori. Problema, oltre al possibile ritardo del pagamento. Gli importi non vengono presi dalla piattaforma se superano la somma consentita. A ogni scuola è stato destinato un budget e se gli importi superano questo budget anche di poco (anche di un centesimo) i pagamenti non possono essere effettuati. Esempio con cifre a caso: Alla Scuola X è destinata una somma di euro 5000. I pagamenti ammontano a 5.000,01.. i pagamenti non partono. Si toglie un nominativo? e quale? con che criterio? Il Ministero come intende risolvere questa faccenda ? integrerà la somma in caso di bisogno ? o chiederà alle scuole di ridurre la quantità di supplenze temporanee?
Ai posteri l'ardua sentenza... L'articolo di Salvatore Nocera "ROMA - Da gennaio di quest'anno le supplenze brevi non dovranno essere più pagate dalle singole scuole, ma ogni mese il ministero dell'Istruzione dovrà trasmettere a quello dell'Economia l'importo netto che dovrà essere pagato per ogni supplenza breve. Lo ha stabilito lo stesso Miur con la nota 8110/12. In questo modo, si eviterà alle scuole di dover anticipare spese che difficilmente il ministero è stato in grado di rimborsare. Con la nuova procedura ovviamente i supplenti riceveranno il pagamento con un certo ritardo rispetto alla prestazione effettuata. Ciò che è più importante, però, è che le scuole non potranno più rifiutare o ritardare la nomina di supplenti, compresi i docenti per il sostegno, con la giustificazione che non ci sono fondi in cassa. Di conseguenza, le famiglie dovranno insistere per l'immediata nomina di supplenti evitando che le scuole utilizzino impropriamente per le supplenze i docenti per il sostegno o i docenti curricolari che, in tali casi, perdono la compresenza con quelli per il sostegno o la suddivisione degli alunni della classe priva di docente in altre classi con intralcio alla didattica e di fatto con interruzione di un pubblico servizio, oltre al mancato rispetto delle norme sulla sicurezza delle classi. " |