Saltato l’accordo sul dimensionamento

da Tuttoscuola, 19.12.2013

Era prevista in queste ore, invece, all’ultimo momento, la trattazione del nuovo dimensionamento delle istituzioni scolastiche è stata cancellata dall’ordine dei lavori della Conferenza unificata.

Le Regioni, infatti, non hanno accettato il diktat del Mef che pretendeva di portare a mille il limite di alunni per conferire autonomia alle istituzioni scolastiche.

Sembra che anche i tentativi di mediazione su un limite inferiore non abbiano approdato a nulla.

Nei piani del Mef il nuovo parametro avrebbe comportato il taglio di circa 800 istituzioni scolastiche con un congruo risparmio, in numero corrispondente, sugli organici dei dirigenti scolastici e dei DSGA.

Si attendono ora indicazioni da parte del Miur sui (nuovi o vecchi) parametri sulle 8.496 istituzioni scolastiche ufficialmente previste dal 2013-14.

Da parte del Mef, invece, dovrebbero arrivare indicazioni, a carico del Ministero dell’istruzione, per reperire risorse a compensazione del mancato risparmio del piano di dimensionamento.

La Conferenza unificata tratterà, comunque, altri argomenti relativi alla scuola:

  • linee guida sul sistema di orientamento permanente,

  • decreto per la costituzione dell’osservatorio sull’edilizia scolastica,

  • comunicazione del Ministro e discussione sulle politiche dell’istruzione,

  • accordo sul sistema delle anagrafi dell’edilizia scolastica.

Si sta decidendo in queste ore presso la Conferenza unificata a Roma il nuovo dimensionamento delle istituzioni scolastiche che già due anni fa erano state interessate al ridimensionamento disposto dal ministro Gelmini.

Si deciderà sul nuovo livello proposto (voluto) dal Mef sul parametro di mille alunni per istituzione (media regionale). Le Regioni avevano controproposto 900 alunni, tentando poi una mediazione sui 950 (che sembra nuovamente rifiutata).

Si tratterà, forse, su una nuova mediazione di 975 alunni per istituzione scolastica. Se il Mef, a quanto sembra, rimarrà sulle sue posizioni, vi sarà un pesante effetto sugli attuali organici dei dirigenti scolastici e dei DSGA, perché si calcola che, a quota mille, verrebbero soppresse circa 800 istituzioni.