Universita': Carrozza, su finanziamento dall'AGI, 4.12.2013 (AGI) - Roma, 4 dic. - Una riflessione "sugli effetti prodotti dalla disciplina vigente" e una proposta "al Consiglio dei ministri" per "un disegno di legge per semplificare il sistema" e "valorizzare la responsabilita' delle universita' per le loro scelte". E' quanto annunciato dal ministro per l'Istruzione Maria Chiara Carrozza al question time. "La mia politica, in ordine al finanziamento e alla provvista di personale degli atenei, e' ispirata agli obiettivi di premiare il merito e di aiutare le universita' che ottengono risultati negativi a migliorare", ha sottolineato il ministro, "occorre anche evitare che le universita' siano penalizzate da fattori da esse non controllabili, come il contesto economico e il reddito medio delle famiglie degli studenti". Fino a una modifica legislativa, chiarisce Carrozza, "non posso fare altro che applicare la legge e in particolare il decreto legislativo n. 49 del 2012, emanato dall'ultimo Governo della passata legislatura". Questo decreto "con previsioni inizialmente riferite al solo anno 2012 ma poi estese agli anni successivi ha previsto un vincolo complessivo al turn-over del sistema universitario e ha definito i criteri di distribuzione delle facolta' assunzionali (i cosiddetti punti organico) tra gli atenei. L'articolo 7 di questo decreto - alla cui emanazione, ribadisco, non ho contribuito - detta regole molto precise da applicare con un decreto ministeriale, il cui contenuto e' quindi ampiamente vincolato". E ribadisce: "La distribuzione dei punti organico non e' stata e non poteva essere oggetto di una mia valutazione discrezionale, anche se la complessita' della disciplina, risultante dalla successione di varie disposizioni, puo' averne generato una lettura errata". E conclude rilevando che "la possibilita' teorica di assumere non basta se le universita' non hanno le risorse finanziarie per farlo. Questo Governo si e' impegnato e continua a impegnarsi, nonostante la difficile congiuntura, sia a incrementare le facolta' assunzionali, sia ad aumentare il finanziamento delle universita'". (AGI) .
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