Referendum private, da Hack a Camilleri il manifesto degli
intellettuali
Scrittori, artisti, filosofi, attori, professori
lanciano l'appello nazionale per "fermare l’offensiva contro la
scuola pubblica". Tra i primi firmatari Moni Ovadia, Mastandrea,
Sabina Guzzanti, Lella Costa, Nadia Urbinati
di Ilaria Venturi la Repubblica
di Bologna, 3.4.2013
"Fermare l’offensiva contro la scuola pubblica". E’ l’appello lanciato
a livello nazionale dai promotori del referendum contro i fondi
comunali alle scuole dell’infanzia private paritarie. Tra i primi
firmatari scrittori, intellettuali, artisti come Andrea Camilleri,
Moni Ovadia, Valerio Mastandrea, Sabina Guzzanti, Goffredo Fofi e
Lella Costa. E ancora: l’astrofisica Margherita Hack, Salvatore
Settis della Scuola Normale di Pisa, i politologi Nadia Urbinati e
Paolo Flores d'Arcais, il ginecologo Carlo Flamigni, e l’ex
assessore alla cultura della Giunta Cofferati Angelo Guglielmi, ex
direttore di Rai3.
Il manifesto è rivolto a "chi è disposto a battersi per la scuola
pubblica" e apre con l’articolo 33 della Costituzione là dove
stabilisce che: "La Repubblica detta le norme generali
sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e
gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed
istituti di educazione, senza oneri per lo Stato".
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I referendari ricordano che nel referendum consultivo, fissato per
il 26 maggio, i bolognesi dovranno "dare un voto di
indirizzo per l'amministrazione su cosa sia meglio per garantire il
diritto all'istruzione dei bambini e delle bambine: continuare a
erogare un milione di euro annui alle scuole paritarie private, come
avviene ora, oppure utilizzare quelle risorse per le scuole comunali
e statali". Ma, ricordano, la portata di questo
referendum va ben oltre i confini comunali. "E' l'occasione per dare
un segnale forte contro i continui tagli alla scuola pubblica e
l'aumento dei fondi alle scuole paritarie private".
"In Italia - conclude il manifesto - c'è urgente bisogno di
rifinanziare e riqualificare la scuola pubblica, quella
che non fa distinzioni di censo, di religione, di provenienza.
Quella dove le giovani cittadine e i giovani cittadini
italiani ed europei imparano la convivenza nella diversità.
Da Bologna può ripartire un movimento di cittadini che impegni le
amministrazioni locali e il prossimo governo a restituire alla
scuola pubblica la dignità e la qualità che le spettano.
L'alternativa è una lenta rovina fino alla fine della scuola
pubblica per come l'abbiamo conosciuta".
Il manifesto ha come prima firma quella del giurista Stefano Rodotà,
ex garante per la Privacy, presidente onorario del comitato
referendario Articolo 33. "Appoggio un’iniziativa non aggressiva nei
confronti dei privati e rispettosa dei diritti e degli obblighi
della Repubblica" aveva spiegato lo stesso
giurista al nostro giornale. "Le scuole private si
possono liberamente istituire senza oneri per lo Stato, è un
principio della Costituzione. Sempre la Costituzione prevede che sia
la Repubblica a istituire le scuole statali, di ogni ordine e grado.
E quando ci sono difficoltà economiche, bisogna prima di tutto
garantire le risorse per le scuole statali". Le sottoscrizioni sono
già possibili al seguente indirizzo:
http://referendum.articolo33.org/firma-lappello/
Primi firmatari
Stefano Rodotà, presidente d’onore del Comitato referendario Art.33
Andrea Camilleri, scrittore
Margherita Hack, astrofisica e scrittrice
Salvatore Settis, Scuola Normale di Pisa, archeologo e saggista
Nadia Urbinati, Columbia University, New York, politologa, saggista
ed editorialista de "La Repubblica"
Angelo Guglielmi, scrittore e giornalista, già direttore di RAI3,
già assessore alla Cultura del Comune di Bologna
Carlo Flamigni, Comitato Nazionale di Bioetica
Wu Ming-scrittori
Maurizio Landini, segretario generale FIOM-CGIL
Alberto Lucarelli, scrittore
Romano Luperini, Università di Siena e Università di Toronto.
Luciano Gallino, Università di Torino
Lella Costa, attrice
Domenico Pantaleo, segretario generale FLC-CGIL
Lea Melandri, saggista Università delle donne Milano
Goffredo Fofi, saggista, giornalista, critico
Antonio Genovese, Università di Bologna
Sabina Guzzanti, attrice
Ivano Marescotti, attore
Piero Bevilacqua, La Sapienza, Roma
Vittorio Capecchi, Università di Bologna
Maurizio Fabbri, Università di Bologna
Nicola Tranfaglia, Università di Torino
Francesco Sylos Labini, Isituto Enrico Fermi, Roma
Maurizio Tiriticco, ispettore MIUR, Roma
Angelo Mastrandrea, giornalista
Loredana Lipperini giornalista, scrittrice, conduttrice radiofonica
Nicola Colaianni Università di Bari
Carlo Formenti, giornalista e saggista
Ifigenia Kanarà. comunicazione e marketing per la cultura
Moni Ovadia, musicista, scrittore
Sandra Soster, già segretaria provinciale della FLC-CGIL Bologna
Francesco Margiotta Broglio, Università di Firenze
Marco Revelli, Università del Piemonte Orientale
Carlo Bernardini, La Sapienza, Roma
Marco Bersani, Attac e Forum dell'acqua
Pasquale Colella, direttore de "il Tetto"
Paolo Flores d'Arcais, giornalista e politologo, direttore di
MicroMega
Domenico Gallo, magistrato Roma
Francesco Garibaldo, sociologo e saggista, già direttore
dell’Istituto per il Lavoro della RegioneEmilia-Romagna
Elena Gianini Belotti, scrittrice
Marina Boscaino, giornalista
Luisa La Malfa, insegnante e saggista
Sergio Lariccia, La Sapienza, e Luiss, Roma
Dànilo Mainardi, etologo
Guido Viale, saggista
Maurizio Maggiani, scrittore
Valerio Mastandrea, attore
Motel Connection, gruppo musicale
Mauro Palma, Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura
Livio Pepino, magistrato e saggista
Valerio Pòcar, già presidente della Consulta di Bioetica, presidente
onorario dello UAAR
Isabella Ragonese, attrice
Enzo Scandurra, La Sapienza, Roma
Maurizio Sgarzi, associazione Percorsi di pace
Franco Tinarelli, INAF, Bologna
Samuel Umberto Romano, Subsonica
Giuliano Volpe, rettore Università di Foggia
Nazarena Zorzella, avvocato cassazionista, Bologna