TFA speciali, concorso scuola, TFA ordinari: TFA speciali da chiarire Sono ancora tanti gli aspetti su cui fare luce intorno ai TFA speciali. Prevista una prova nazionale con cui verificare le capacità logiche, di sintesi e linguistiche dei candidati. Lorenzo Pascucci webmasterpoint, 20.4.2013 La questione della comunicazione della data di inizio dei TFA speciali non passa sottotraccia. In attesa di conoscere le decisioni del Ministero dell’Istruzione, non si può non rilevare il rischio, nel caso in cui si dovesse dare il via fra i mesi di maggio e giugno, di una indesiderata sovrapposizione con quelli ordinari. A rimetterci sarebbero sia i candidati intenzionati a partecipare a entrambe le prove che gli stessi enti scolastici e universitari alle prese con una doppia gestione. Senza considerare che il concorso scuola è in piena fase di svolgimento e si resta ancora in attesa della correzione delle prove scritte. In merito a quest’ultima questione, poi, c’è il concreto rischio della distribuzione in tre anni delle cattedre per gli oltre 11.000 vincitori. Un aspetto che si lega inevitabilmente a quello del distino dei TFA. Quest’ultimi sono riservati a docenti non di ruolo, compresi ITP, e scuola dell’infanzia e primaria; sprovvisti di abilitazione o idoneità alla classe di concorso o posto richiesti con 3 anni di servizio prestato in scuole statali, paritarie o in Centri di formazione professionale; dal 1999/2000 fino al 2011/2012 incluso. Nel TFA sono previsti una prova nazionale con cui verificare le capacità logiche, di sintesi e linguistiche dei candidati, il percorso universitario che consiste in insegnamenti in aula per un totale di 41 crediti formativi e la prova finale con cui accertare il grado di preparazione. Per avere maggiori informazioni, il punto di riferimento ufficiale è il sito del Ministero dell’Istruzione dove si apprende che i titoli di abilitazione consentono l’inserimento nella seconda fascia delle graduatorie di istituto e costituiscono requisito di ammissione ai futuri concorsi per titoli e per esami e consentono l’assunzione con contratto a tempo indeterminato nelle scuole paritarie. |