Da Dell'Aringa a Violante, Il Sole 24 Ore, 24.4.2013 Una squadra snella, con una dozzina di ministri in campo. In attesa che in mattinata il Capo dello Stato Giorgio Napolitano conferisca l'incarico per formare il nuovo governo - Giuliano Amato ed Enrico Letta le due ipotesi che, al momento, sembrano più probabili - fioccano le ipotesi e le indiscrezioni su chi potrebbe far parte del prossimo esecutivo. In prima fila, nel nuovo team di governo, i dieci saggi chiamati dallo stesso Napolitano. A cominciare dal presidente dell'Istat Enrico Giovannini, che ha fatto parte del gruppo di lavoro per le riforme economiche: potrebbe essere il nuovo ministro dello Sviluppo economico, anche se a quella poltrona concorre anche Enrico Letta. Al Welfare potrebbe arrivare l'esperto di diritto del lavoro Carlo Dell'Aringa del Pd (ma si parla anche di Sergio Chiamparino). Uno dei due vicepremier andrà al Pdl: o Angelino Alfano o Renato Schifani o, ancora, Gianni Letta. L'ex saggio ed esponente di Scelta civica Mario Mauro potrebbe diventare ministro dell'Istruzione. Il presidente del Consiglio Mario Monti potrebbe ricoprire il ruolo di ministro degli Esteri (circolano anche i nomi di Massimo D'Alema e del ministro del governo Monti Enzo Moavero Milanesi). Due altri componenti dei gruppi di lavoro messi in campo dal Presidente della Repubblica, Gaetano Quagliariello (Pdl) e Luciano Violante (Pd) potrebbero diventare, rispettivamente, responsabile del ministero dei rapporti con il Parlamento e delle riforme istituzionali e responsabile della Giustizia. Corre per questo incarico anche l'ex giudice della Corte costituzionale e ministro degli Affari sociali del governo Ciampi Fernanda Contri. Gira anche il nome di Franco Gallo, presidente della Consulta. Possibile la conferma del ministro Annamaria Cancellieri al Viminale. Il nuovo ministro del Tesoro dovrebbe essere un esponente di Bankitalia. Si fanno i nomi dell'attuale direttore generale Fabrizio Saccomanni e del saggio Salvatore Rossi. Non è escluso, però, il conferimento dell'incarico al capoeconomista e vicesegretario generale dell'Ocse, Piercarlo Padoan. Infine, il responsabile della Cultura dovrebbe essere Emmanuele Emanuele, docente universitario e presidente della Fondazione Roma. |