Danimarca, i prof delle superiori
di A.G. La Tecnica della Scuola, 23.4.2013 Protestano contro la decisione del Governo di introdurre 25 ore settimanali di lezioni, oltre a una presenza a scuola fino alle 16: è inaccettabile. Perplessi anche molti genitori, che non avrebbero più possibilità di far svolgere lo sport ai figli. Coinvolti nella protesta 52mila insegnanti e 566mila studenti. Gli studenti delle scuole superiori danesi sono orfani dei loro docenti da quasi un mese. La notizia è stata fornita dai media, a seguito dell’inatteso prolungamento dello sciopero dei docenti in segno di protesta contro la decisione delle autorità comunali di aumentare l’orario di lavoro. La decisione di incrociare le braccia è giunta a cavallo di Pasqua, con il preciso intento di esprimere, in tal modo, il loro netto dissenso di fronte alla proposta avanzata dalle autorità municipali di un aumento dell'orario di lavoro. Secondo l’interpretazione degli insegnanti, infatti, il piano rappresenta solo un modo per tagliare i costi e peggiora sensibilmente il livello qualitativo del sistema scolastico. Lo sciopero riguarda circa 52mila insegnanti e 566mila studenti: il piano delle autorità comunali prevede in futuro di trasformare tutte le scuole in istituzioni formative a tempo pieno. Con 25 ore settimanali di lezioni, oltre a una presenza a scuola fino alle quattro del pomeriggio. Secondo i sindacati, che rappresentano i lavoratori, siamo di fronte ad una proposta inaccettabile, che trasformerebbe le scuole in Discount-Schule. A anche molti genitori lamentano il fatto che un simile sistema ridurrebbe in modo drastico il tempo da dedicare al gioco e ai vari sport praticati nel pomeriggio. |