La scuola italiana arranca
davanti a un computer

In Europa l’eccellenza sul fronte Ict è costituita dai Paesi scandinavi

di Luigi dell’Olio, la Repubblica Economia & Finanza 30.4.2013

Dagli e-book alle lavagne digitali non mancano gli strumenti dell’innovazione tecnologica in ambito scolastico, eppure su questo fronte l’Italia continua a scontare enormi ritardi rispetto al contesto internazionale. Pagando in primo luogo il prezzo dei tagli ai trasferimenti pubblici, ma anche il ritardo culturale (lo stesso che penalizza l’innovazione delle Pmi) nell’adozione di strumenti come il cloud computing, che oggi consente di mantenere elevato il livello di innovazione senza costi eccessivi.

Secondo uno studio della Commissione europea sono i Paesi scandinavi a possedere le scuole meglio attrezzate sul fronte Ict, mentre gli studenti italiani, insieme a quelli di Romania, Grecia, Ungheria, Polonia e Slovacchia sono i più penalizzati su questo fronte. Il nostro è il Paese con la percentuale più bassa in Europa di studenti con accesso a un Pc a scuola mentre la percentuale di scuole senza banda larga è tre volte al di sopra della media Ue. Un gap che rischia di pesare sull’appetibilità futura sul mercato del lavoro, che si fa sempre più globalizzato. In questo senso si è mossa il Commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, sottolineando che “le competenze e gli strumenti per la formazione ICT devono essere disponibili a tutti gli studenti e gli insegnati, non solo a pochi privilegiati”. Per poi aggiungere: “Vogliamo che i nostri ragazzi possano usare gli strumenti digitali a scuola fin dai primi anni e che gli insegnanti condividano le loro conoscenze nella massima fiducia”.

In Passato anche l’Ocse ha rilevato i ritardi della scuola italiana nell’adozione delle tecnologie digitali: con l’attuale tasso di sviluppo – secondo uno studio dell’Organizzazione - sarebbero necessari altri 15 anni per raggiungere i livelli di diffusione delle tecnologie digitali registrati già oggi in Gran Bretagna, dove l’80% delle classi può contare su strumenti didattici informatici e digitali.