Scuola, stipendio a sorteggio
la Regione anticipa i soldi

Dopo le polemiche suscitate dalla scelta clamorosa al liceo linguistico Rosmini di Grosseto, interviene la vicepresidente Targetti: "Troveremo il modo per fare un prestito".

 la Repubblica di Firenze, 6.4.2013

"Questi soldi li anticipiamo noi. Come Regione Toscana, lunedì, troveremo il modo per fare un prestito al liceo Rosmini di Grosseto". A dichiararlo la vicepresidente della Regione Toscana, nonché assessore all'Istruzione, Stella Targetti, a proposito di quella che definisce la "penosa vicenda della scuola grossetana" che per mancanza di fondi, non potendo pagare gli stipendi a tutti i supplenti, "è stata costretta a tirare a sorte le poche risorse disponibili".

La decisione senza precedenti era stata presa al liceo linguistico Rosmini di Grosseto dai vertici dell'istituto. A febbraio invece di 11 docenti ne sono stati pagati soltanto 5. "E lo stesso potrebbe succedere anche per liquidare marzo", raccontano il dirigente amministrativo Giovanni Scarano e la preside Gloria Lamioni, "è assurdo, ce ne rendiamo conto, ma non potevamo fare diversamente. Purtroppo è una necessità a cui ci hanno costretto il ministero dell’Istruzione e quello del Tesoro". La  lotteria dei precari, dicono, "in questa scuola si è resa necessaria a causa dei ritardi nell’assegnazione dei budget che ogni mese dovrebbero essere assegnati per pagare gli insegnanti in sostituzione".

Dal ministero non arrivano i soldi. La preside: "lo stipendio va a sorteggio"

Dopo lo scoppio della polemica il vicepresidente della Regione Toscana Targetti si è subito consultata con il presidente Rossi concordando una mossa che intende supportare la dirigente scolastica e gli insegnanti per il gesto, che al di là delle intenzioni, è provocatorio e di protesta.

"Sappiamo bene - spiega - che le piaghe della scuola italiana sono molte e non riguardano solo il ritardo nel pagamento dei supplenti. Ma si tratta di un gesto simbolico, difficilmente ripetibile, che non potevamo non fare, perchè vogliamo essere vicini a tutti coloro che in questo momento non ricevono uno stipendio".
Così, per supplire a questa difficoltà ministeriale, gli uffici della Regione metteranno a disposizione della segreteria della scuola la cifra necessaria per pagare gli stipendi a tutti i supplenti. "Un preciso segnale politico - conclude Targetti - che come Regione Toscana sentiamo il dovere di lanciare".