La preselezione non seleziona più di P.A. La Tecnica della Scuola, 3.4.2013 Non avevano passato la preselezione al Tfa ma il Tar le ha ammesse con riserva agli scritti, superati i quali la precedente bocciatura viene bocciata Siccome non avevano superato la preselezione per essere ammesse agli scritti per frequentare il Tfa, due candidate si erano rivolte al Tar chiedendo la sospensiva, la riserva cioè a partecipare comunque alle prove scritte. E il Tar concesse loro, anche se in via cautelare ma come quasi sempre consente, di parteciparvi. E le due candidate, fra l’altro anche precarie, superarono gli scritti; fatto che ha permesso al Tar, quando si è pronunciato sul merito, di sentenziare che “il superamento di una prova scritta, ancorché successiva alla preselezione, può costituire giudizio idoneo ad assorbire il punteggio insufficiente riportato nei test preselettivi, e in tal senso allegano la precedente giurisprudenza della sezione, quella di altri tribunali e, quando si tratta di abilitazione per l'accesso a una professione priva di numero chiuso, dello stesso Consiglio di stato.” Rimane comunque in sospeso la determinazione dell’Amministrazione che a sua volta potrebbe impugnare la sentenza con un altro ricorso. In ogni caso, ciò che appare con evidenza è l’estrema volatilità degli strumenti preselettivi per le ammissioni ai concorsi, visto che anche la precedente scelta fatta dal Miur, quella cioè di preselezionare i candidati allo scritto sulla base dei soli titoli, come avvenne per il concorso a dirigente del 2004, risultò vulnerabile e molto fragile, tanto che tutti coloro che all’epoca chiesero la sospensiva furono accontentati e dei titoli, che dovevano predeterminare i candidati, non si tenne alcun conto. |