Tutto ok, niente va bene Pasquale Almirante, La Sicilia 25.8.2013 «La situazione è sotto controllo», dice la ministra dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, cercando di minimizzare l'allarme lanciato dai sindacati su un'apertura dell'anno scolastico a rischio sia per le manifestazioni programmate da studenti e prof sia per le tante cattedre senza titolari. E poi ha pure aggiunto: «Stiamo preparando un'informativa per i dirigenti degli uffici scolastici regionali in modo che provvedano a fare tutte le immissioni in ruolo». E quante sarebbero? Circa 11mila, non solo insufficienti ma anche omertose, perché si era fatto una specie di concorso per selezionarne di più, con una procedura farraginosa e pure poco concludente. E infatti il Codacons, ma anche i sindacati, stanno promuovendo class action per l'assunzione degli insegnanti abilitati. Dove non arriva il Miur arriva la legge, tanto che, sempre la ministra Carrozza ha detto: «La soluzione non può essere sempre il ricorso. A volte bisogna anche saper aspettare e accettare gli esiti. Certamente sarebbe opportuno semplificare le regole e renderle meno attaccabili». E se è la ministra a dire che le regole dello Stato fanno acqua, significa che c'è del marcio non già in Danimarca, ma dalle parti dell'amministrazione che non riesce a "rendere le regole meno attaccabili" per incompetenza o per un progetto più recondito. Appare infatti evidente che non c'è stata una sola legge negli ultimi anni o un solo concorso che siano passati senza strascichi giudiziari. Chi ricorda le graduatorie a "pettine" e a "coda"? Punteggi di montagna e di pianura? O il concorso a dirigente tecnico pubblicato con una graduatoria sbagliata? Se ci mettiamo pure i due concorsi a preside (2004 e 2011) viene il sospetto che ci sia quasi una volontà sadica a fare dannare il personale della scuola. Ma non solo. Il Miur non è stato attendibile nemmeno nel conteggio di un manipolo di personale che aveva chiesto la pensione negata dalla legge Fornero: per il ministero erano 3.500 ma per l'Inps 9.000. Per completezza diciamo pure che l'onorevole Manuela Ghizzoni, già presidente della commissione Cultura alla Camera, sul suo blog scrisse che funzionari Miur per due volte avevano prodotto la stessa documentazione: pigrizia o strafottenza? Disegno pianificato per ritardare una legge o per creare confusione? |