Un brodino senza dado
di Paolo Fasce,
Pavone Risorse
21.8.2013
Nel 2011, osservando le previsioni del piano triennale di assunzioni
che si dovrebbe concludere quest'anno, tramite un comunicato stampa
del Comitato Precari Liguri della Scuola, confrontando la media
degli assunti a tempo indeterminato nel quadriennio precedente con
quella che si prospettava per il successivo osservavo che “Ciò
che viene servito sul tavolo dei precari della scuola è un misero
brodino”. Il piano di assunzioni triennale di Fioroni, 150.000
posti, si conclude al settimo anno, questo, allorquando si supera la
soglia allora preventivata, arrivando a 155.680.
Ecco le cifre:
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50.000 nel 2007 |
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25.000 nel 2008 |
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8.000 nel 2009 |
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10.000 nel 2010 |
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30.300 nel 2011 (di cui 10.000 retrodatati all'anno precedente)
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21.112 nel 2012 |
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11.268 nel 2013 |
Gli elementi di polemica sono numerosi e ciascuno meriterebbe un
articolo di questa rubrica. Li elenco alla rinfusa, freddi e
violenti.
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Il Governo Letta, considerata la retrodatazione del 2011 per il
2010, ha fatto meglio solo dell'orribile anno 2009 allorquando
la ministra Gelmini assumeva, a valle di un biennio
dignitosissimo, solo 8.000 insegnanti. Spiace notare
un'inadeguatezza che un PD finalmente al Governo avrebbe dovuto
evitare. |
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Il piano triennale del 2011 ha barattato un numero di assunzioni
che non verrà raggiunto come allora preventivato, per dei
diritti: il primo scatto stipendiale di anzianità è stato
soppresso. Ora che tale piano si viola, dovrebbe essere
restituito. |
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Il ministro Profumo ha bandito un concorso. Ho partecipato a
quel concorso, perdendolo, e l'idea che non tutti i vincitori,
tra i quali mi sarebbe piaciuto figurare, non verranno assunti,
mi sembra semplicemente indegna. |
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La ministra Carrozza aveva affermato che l'organico di diritto
sul sostegno doveva essere ritoccato, partendo dall'ovvia
constatazione dei numeri: 63.000 insegnanti sono di ruolo,
mentre è stabile l'assunzione di altri 40.000, tutti
nell'organico di fatto (ne avevo già parlato con un
esempio concreto).
Resta noto il fatto che il semplice aggiornamento del numero che
istanzia legalmente l'organico di diritto non è sufficiente a
sbloccare la situazione, essendo sempre le assunzioni legate
all'autorizzazione del MEF, ma questo tema è stato solo
annunciato e nulla è stato concretato. Possiamo quindi stendere
un pericoloso parallelo col “Governo degli Annunci”, la cui
valutazione lascio ad ogni singolo lettore. |
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Quest'anno vengono assunti undicimila e spiccioli, mentre si
parla di 29.000 posti di futuri insegnanti col prossimo TFA
ordinario che, data la natalità debole del nostro paese, si
configurano come una fabbrica di precariato tesa semplicemente a
salvare le casse delle università, senza nessuna logica di
programmazione territoriale, come sotto espliciterò con un
esempio concreto. |
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La programmazione territoriale fa acqua, mancando ogni genere di
regia. A Trapani ci sono soprannumerari sul sostegno nella
secondaria di secondo grado, a Imperia mancano, ma le
specializzazioni recentemente bandite mostrano zero posti
all'Università di Genova e 115 suddivisi tra le tre università
siciliane (Kore, Messina e Palermo). E sulle classi di concorso
il discorso sarebbe ancora peggiore, per la diffusione dei posti
banditi a caso. |
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La forchetta tra organico di diritto e organico di fatto, in
particolare nella scuola primaria, continua ad essere troppo
elevata. Nell'ambito della scuola primaria, come sul sostegno,
la “duttilità” degli insegnanti è elevata e quindi non sussiste
la necessità di ricorrere al precariato se non in misura
fisiologica. Qui siamo al patologico. L'unico elemento concreto
che può dare speranza di assunzione e stabilizzazione a tanti
precari è lavorare su questa forchetta. Al momento se ne è solo
parlato per il sostegno. Aria, fiato, aspettative, nulla di
fatto. |
La scuola ha pagato con i tagli della Gelmini un prezzo
elevatissimo. Il PD è al Governo e nessuno ha la sensazione che
qualcosa possa cambiare.
Il brodino di tre anni fa, quest'anno ci è servito senza dado.
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