Blocco salari, statali in rivolta l'Unità, 19.8.2013
«Un autunno caldissimo». I sindacati della scuola
e dei medici sono sul piede di guerra e si preparano
a dare battaglia a settembre se il governo non invertirà la rotta.
La «goccia che ha fatto traboccare il vaso» di un malcontento che
cova da anni tra insegnanti e personale amministrativo è la
decisione del governo di bloccare le retribuzioni per tutto il 2014,
rinviando il contratto e intervenendo sugli scatti di anzianità. Una
scelta ritenuta «inaccettabile» sul piano del merito e della
procedura tanto da Cgil-Cisl-Uil, quanto da Gilda, Cobas, Cub, Usb.
«Siamo pronti a tutte le iniziative di
mobilitazione fino allo sciopero generale», dichiara il segretario
generale della Flc Cgil Mimmo Pantaleo - Tra i dipendenti pubblici e
gli insegnanti la questione salariale è ormai a livelli drammatici».
E mentre la Cils Scuola, sottolinea: «E' molto difficile immaginare
un avvio di anno scolastico privo di tensioni», la Uil scuola
rincara la dose. «Insieme agli altri sindacati, promuoveremo una
azione di mobilitazione che per rispetto a famiglie e studenti non
riguarderà il primo giorno di scuola, per far cambiare idea al
Governo - annuncia il segretario generale Massimo Di Menna -. Ci
attendiamo una convocazione per discutere e trovare le soluzioni".
Per il rinnovo dei contratti e l'aumento dei
salari, Cobas, Cub e Usb hanno gia' proclamato lo sciopero generale
il 18 ottobre. «Incurante della protesta della sanità e dello sciopero dei Medici e dirigenti sanitari del 22 luglio scorso, il Governo ha confermato il blocco delle retribuzioni per il 2014» è il commento del Segretario Nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise. Secondo i medici, «i dipendenti del Ssn hanno il contratto di lavoro bloccato dal 2009 e al risanamento del Paese stanno pagando un prezzo elevato in termini di riduzione dell'occupazione, peggioramento delle condizioni di lavoro, perdita del potere di acquisto delle retribuzioni. L'accanimento nei loro confronti conferma una ostilità ideologica, che credevamo finita, e la volontà di fare cassetta a spese di chi è impegnato a tutelare un bene come la salute dei cittadini». L'Anaao Assomed «si farà promotrice di un autunno di ulteriori iniziative di protesta, non esclusi nuovi scioperi, in difesa della dignità e del valore delle professioni del SSN, della esigibilità reale del diritto alla salute dei cittadini, del diritto costituzionale alla contrattazione». |