Pas – Tfa speciale: Alessandro Camillini LeggiOggi.it 21.8.2013 Doveva essere boom e per il momento boom non è stato; infatti risultano inserite a sistema 32.200 domande di partecipazione ai Pas, percorsi abilitanti speciali, un numero decisamente minore a quello preventivato alla vigilia delle iscrizioni, anche se va ricordato che le iscrizioni chiuderanno il 29 agosto. Sono molti, in compenso, gli esclusi visto che non presentano i requisiti richiesti per potervi partecipare, per cui sono già previsti ricorsi al TAR. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto al Miur di essere coinvolte nella definizione di tempi e modalità per l’ottenimento della specializzazione per i docenti già abilitati. Dunque il Miur, ancora una volta, sbaglia i conti. Era già successo per il concorso a cattedre dove la stima di possibili candidati era stata sbagliata per difetto (furono più del triplo), mentre questa volta la previsione è stata sbagliata per eccesso, erano infatti 70 – 80 mila i candidati previsti. La domanda di partecipazione scade il 29 agosto ma è verosimile pensare che a stento si raggiungeranno le 50 mila unità, visti anche i requisiti richiesti per l’accesso, non propriamente così semplici da vantare per i vari insegnanti precari. Pare che siano stati proprio i requisiti che rendono possibile l’iscrizione ad aver fatto desistere molti candidati a presentare domanda; infatti non sono più sufficienti i canonici 365 giorni di insegnamento che avevano sempre contraddistinto le precedenti procedure speciali di abilitazione, ma sono necessari 3 anni di servizio, anche non continuativo, (con un minimo di 180 giorni di servizio per anno o un servizio ininterrotto dal 1° febbraio agli scrutini), di cui almeno uno specifico per la classe di concorso o posto di insegnamento richiesto. Va detto che il lasso di tempo entro il quale è necessario maturare questo servizio è molto ampio, dall’a.s. 1999/2000 al 2011/12 e, su suggerimento sia sindacale che politico, il Ministero pare sia intenzionato a correggere i requisiti di accesso inserendo anche l’a.s. 2012/13 (già dichiarabile nella domanda). Al di la di ogni considerazione, per quest’ultima settimana è previsto che venga effettuato il numero maggiore di iscrizioni (se si contasse il numero delle domande inserite sarebbe più semplice fare una stima approssimativa del numero finale), dovuto al fatto che sono stati spiegati alcuni dubbi (poche in realtà le FAQ ufficiali pubblicate finora dal Ministero, os.it ne ha sollecitate altre) e che la piattaforma di iscrizione presente su on line è stata perfezionata. Ovviamente non bisogna dimenticare che le segreterie provinciali dei sindacati erano in ferie e quindi solo questa settimana riprendono le consulenze. Bisogna inoltre aggiungere che tra le domande presentate finora (così come tra quelle che andranno presentate entro il 29 agosto) ce ne saranno alcune (o molte) di aspiranti che non sono in possesso dei requisiti richiesti, e che in seguito all’esclusione vorranno fare ricorso e, se otterranno una istanza cautelare, potranno frequentare il corso con riserva, fino al giudizio di merito. A tal proposito l’Anief, sindacato ormai celebre per le proprie battaglie contro il Miur ed i suoi bandi, sostiene che sono state “impugnate le modifiche al Regolamento introdotte dall’art. 15, c.27bis del D.M. 25 marzo 2013 pubblicate in Gazzetta il 4 luglio scorso che vietano l’inserimento nella terza fascia delle graduatorie ad esaurimento, già previsto per i docenti abilitati presso le SSIS o i corsi ex-lege 143/04”. In ragione di questo secondo il sindacato “possono aderire sia i docenti iscritti o già abilitati presso il TFA ordinario sia chi si iscriverà ai PAS. Invia la scheda di preadesione a tfaingae@anief.net entro il 4 agosto per ricevere le istruzioni operative”. “Coloro che hanno già preaderito inviando la scheda a tfa@anief.net – prosegue il comunicato Anief – riceveranno nei prossimi giorni le istruzioni senza ulteriori adempimenti. Si ricorda che anche chi deve inoltrare nei prossimi giorni la domanda di iscrizione ai percorsi abilitanti speciali deve fin da adesso promuovere ricorso al Tar Lazio, perché il provvedimento va impugnato entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale”. |