Gelmini: nessuna sanatoria nella PA,
di P.A. La Tecnica della Scuola 1.8.2013 Non si sente il bisogno di una sanatoria nella pubblica amministrazione. Il Miur ha messo troppe pezze su pressione sindacale, invece di risolvere le vere questioni. Cosi Mariastella Gelmini in un comunicato. “Le anticipazioni date alla stampa sul decreto che il Ministro D'Alia si accinge a proporre lasciano presagire una immensa sanatoria nella Pubblica Amministrazione della quale non si sente proprio il bisogno, a fronte dei sacrifici del Paese e della necessità di collocare le scarse risorse disponibili per lo sviluppo e per alleggerire l'immensa pressione fiscale che grava sulle famiglie e sulle imprese. Aggiungo che la priorità va data, sempre e comunque, ai concorsi e alle assunzioni di persone che hanno dato prova di meritarsi di lavorare per la pubblica amministrazione, e che non possono, in nessun modo, vedersi scavalcate. Ci sono inoltre notizie, a dire la verità non tranquillizzanti, sulle norme inserite nel decreto legge che riguarderebbero la scuola. Purtroppo, la tradizione che ha in questo campo il MIUR non è delle più favorevoli, perché le pezze a situazioni specifiche adottate in passato sono risultate più frutto di necessità contingenti che di una visione sistemica, e più preoccupate di soggiacere a interessi sindacali che a risolvere le questioni in campo. Sono e resto favorevole a qualsiasi norma che superi il costante braccio di ferro col ministero dell'economia su posti che risultano, a tutti gli effetti, vacanti e disponibili, e dunque ben venga anche l'immissione in ruolo, ventilata da più parti, di un congruo numero di insegnanti di sostegno. Ma, ripeto, il problema non può essere risolto con i soliti "piani straordinari". Così anche la soluzione per le regioni che abbiano avuto problemi con la procedura concorsuale a Dirigente scolastico (e penso, ma non solo, alla Lombardia) non può essere abborracciata, o addirittura favorire, nelle more della ricorrezione degli scritti, l'attribuzione di incarichi ai ricorrenti a discapito di chi si è visto annullare la possibilità, per merito, di diventare dirigente scolastico: non credo proprio che l'aver fatto ricorso e l'aver pagato un avvocato possa costituire un titolo di particolare merito! Resta inoltre incredibilmente irrisolta, a quanto se ne sa, la questione dei congelati SSIS, ancora indebitamente esclusi dall'accesso alle graduatorie per cui hanno acquisito, sul campo, il titolo. Spero in un confronto, politico e tecnico, su queste materie, con il governo e con le forze politiche della maggioranza. Altrimenti, saremo costretti a riparare ai danni in Parlamento". |