I nuovi dati sugli istituti
paritari, La Tecnica della Scuola, 16.9.2012 Sei miliardi di risparmio l’anno per le casse dello Stato; 9 mila istituti e 727 mila studenti. Il Messaggero di sant’Antonio presenta i numeri delle scuole paritarie cattoliche, che verranno presentati a ottobre dal Centro studi per la scuola cattolica della Cei.
Il Messaggero di sant’Antonio, pubblica Zenit.org, fa il punto della
situazione offrendo una lettura approfondita sul ruolo della scuola
paritaria nel sistema scolastico italiano. Il testo base cui riferirsi è la legge 62 del 2000, che all’articolo 1 dice: «Il sistema nazionale di istruzione (…) è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali». Quindi «scuola pubblica» è sia statale che paritaria. La contrapposizione tra «pubblica» e «private» non ha più motivo di essere o, meglio, è impropria nei termini. A partire dalla legge 62, lo Stato si è impegnato a sostenere le paritarie con uno stanziamento che si è sempre aggirato intorno ai 530 milioni di euro l’anno. «Che il contributo sia di sopravvivenza è facilmente comprensibile: sono di media una cinquantina di euro al mese per studente, sul mercato privato non basterebbero nemmeno per due ore di ripetizioni».
La spesa pubblica per ogni allievo della statale è di 6.635 euro;
per un allievo della paritaria, invece, l’erario eroga 661 euro
(elaborazione Agesc). Il risparmio per lo Stato è di 5.974 euro a
studente, ovvero, in totale, di 6 miliardi e 334 milioni l’anno. |