Lettera al ministro Francesco Profumo

 Angela Emoli*, La Tecnica della Scuola, 25.9.2012

Egregio Signor Ministro,

E' recentemente comparsa su alcuni giornali la notizia della Sua intenzione di dotare tutte le scuole di computer e altre attrezzature digitali con un investimento di svariati milioni di euro che però non andranno alle scuole primarie, che attendono invece il reintegro dei residui da anni.

Sono ormai due anni che chiediamo l’assegnazione di risorse che non sono mai arrivate e che in alcuni casi risalgono al 2006. Le numerose lettere di sollecito affinché tali crediti vengano azzerati non hanno sortito alcun effetto e ad oggi le casse di molte Istituzioni Scolastiche, tipo la nostra, sono vuote o quasi.

Il III Circolo Didattico di Collegno, ad esempio, deve ancora ricevere circa 90 mila Euro relativamente agli anni 2008, 2010 e 2011.

Quindi sarebbe opportuno che prima di destinare fondi a nuovi progetti si saldassero i debiti pregressi che stanno portando le scuole sull’orlo del disastro economico.

I computer dei laboratori delle nostre scuole primarie risalgono al 1999 e da allora non è mai arrivato alcun finanziamento per un rinnovo anche solo parziale del parco macchine.

Forse il signor Ministro non è al corrente che le scuole primarie non hanno altre entrate oltre a quelle istituzionali (MIUR, DGR, EE.LL.)?

Gli uffici di segreteria sono dotati di computer assemblati acquistati nel lontano 2004 e sono di una lentezza inverosimile e si ha la paura che all'improvviso si spengano definitivamente bloccando tutta l'attività amministrativa della scuola.

In questo esercizio finanziario in conto competenze si era previsto di stanziare una somma in A04 per poter ripristinare almeno questo parco macchine, ma l'incasso già effettuato è stato speso per pagare le supplenze e solo in parte, perché la cassa è vuota e non è possibile far fronte alle altre spese.

Lo scorso a.s. non è arrivato neppure un centesimo per il funzionamento amministrativo e didattico e della legge 440 nessuno parla più: qualcosa alle scuole assegnava per l’Autonomia, anche se poco, ma consentiva alle classi di rifornirsi (al minimo) di materiali e attrezzature.

E' impossibile rinnovare il contratto di assistenza per gli orologi marcatempo per il personale Ata dislocati su 9 plessi e i contratti di assistenza hardware, software e macchine fotocopiatrici.

Sempre per lo stesso motivo del mancato incasso dei residui, l'impegno resta insoluto.
Ogni giorno si sente dire che la guardia di finanza requisisce del denaro o confisca dei beni a questo o a quel contribuente evasore. Ma perché questi denari non vengono girati alle scuole pubbliche che soffocano nel fango?

E perché invece recentemente sono stati assegnati contributi piuttosto sostanziosi alle scuole non statali, mentre le nostre scuole non possono permettersi di acquistare neppure le cartucce per le stampanti?

Agli atti della scuola sono conservate le cartelline piene di solleciti scritti indirizzati negli ultimi due anni a tutti i Soggetti coinvolti, ma nessuno ancora si è degnato di rispondere.

Non chiediamo niente di più di ciò che ci spetta ormai da parecchi anni.

Chiediamo che questa situazione disastrosa venga sanata al più presto.

Chiediamo che il Ministro saldi questi debiti prima di lanciarsi in investimenti corposi che, per quanto condivisibili e bene accetti, suonano comunque come uno schiaffo alla miseria!

Detto per inciso saremmo felicissimi di avere nuovi pc, tablet e altre attrezzature digitali, ma occorre anche tenere presente che è necessario avere le risorse adeguate sia per acquistarle, sia per mantenerle in funzione.

Questa lettera sarà inviata ogni settimana alla segreteria del Ministro fino a che il problema non sarà risolto.

Si ringrazia per l’attenzione e si porgono cordiali saluti.

 

Angela Emoli
Dirigente Scolastico
III Circolo Didattico di Collegno (TO)